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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Caso De Luca, nuove intercettazioni: "Non sarò direttore? Lui non farà il governatore"

Dopo gli sms alla moglie Anna Scognamiglio, trapelano le telefonate di Guglielmo Manna alle persone ritenute dagli inquirenti intermediari tra la coppia e la presidenza della Regione. "Vediamo chi si fa male però. Io perdo 5, ma tu se non fai il Governatore perdi 100"

Trapelano nuove intercettazioni dell'inchiesta che ha coinvolto il governatore della Campania Vincenzo De Luca ed altre sei persone. Guglielmo Manna, marito del giudice Anna Scognamiglio che decise in favore di De Luca a proposito della sua sospensione dalla carica di Presidente regionale, non comunicava della vicenda soltanto con la moglie, come pure è emerso dagli scambi di sms resi pubblici ieri.

Il 20 agosto, prima della decisione dell'11 settembre per la quale si sarebbe espressa sua moglie, parlando con l'avvocato Gianfranco Brancaccio disse: "Vediamo chi si fa male però. Che io non faccio il direttore generale e va bene, però tu non farai il presidente della Giunta regionale. Io perdo – prosegue Manna – io perdo 5 e tu perdi 100".

Si tratta di intercettazioni che per gli inquirenti suffragano la loro ipotesi di reato, ovvero che “(Anna Scognamiglio, ndR) abusando della sua qualità e dei poteri decisionali nella suddetta controversia giudiziaria (a proposito della sospensione di De Luca, ndR), in concorso con il coniuge Guglielmo Manna e con gli intermediari Giorgio Poziello e Gianfranco Brancaccio, minacciando Vincenzo De Luca, per il tramite di Giuseppe Vetrano (ex coordinatore delle liste a sostegno del medesimo) e di Carmelo Mastursi (capo della segreteria ed assistente del presidente della Regione Campania) di una decisione a lui sfavorevole da parte del Tribunale – condizionata ovviamente dalla posizione della Scognamiglio come giudice relatore – con conseguente perdita della carica ricoperta, inducevano il medesimo a promettere a Guglielmo Manna – sempre per il tramite di Vetrano e Mastursi – la nomina a un importante carica dirigenziale nella sanità campana”.

GLI INTERMEDIARI - A quanto pare, a Brancaccio - il quale nella vicenda secondo gli inquirenti avrebbe ricoperto il ruolo di intermediario - Manna sottolineò che dopo la decisione del 17 luglio non aveva ottenuto nulla. E che adesso, per la seconda occasione, voleva risposte certe. Altra intercettazione al vaglio degli inquirenti è quella tra l'altra persona ritenuta un intermediario, Giorgio Poziello, ed un suo interlocutore a conoscenza della situazione ma non ancora identificato dagli inquirenti.
Poziello parla della sentenza, di cui sono uscite le motivazioni. "Quello che ti ho detto ieri sera è uscito... è stata mantenuta la promessa", spiega. E l'interlocutore: "Solo che mo’ loro mantengono le loro? Incrociamo le dita". Poziello conclude: "Loro devono mantenere per forza la loro". Pochi minuti e quest'ultimo fa un'altra telefonata. "Ti ricordi quando io ti parlai di Guglielmo, la moglie di Guglielmo? - spiega al suo interlocutore a proposito di Manna e di Anna Scognamiglio - Tutto a posto, hai visto?".

LE NOMINE ASL E DE LUCA - Il 2 agosto Guglielmo Manna parla con sua sorella. Le dice di essere stato convocato in Regione per iil giorno dopo. Si parla della nomina, e la donna gli chiede a quale Asl sarà assegnato. Lui le spiega di voler evitare il capoluogo partenopeo: "Ho chiesto fuori Napoli, tipo Caserta, tipo Avellino, Benevento... Vorrei scansare la camorra". Il giorno dopo, ad incontro a Palazzo Santa Lucia alle spalle, Manna palra con sua moglie: "Abbiamo fatto quest’incontro... non sappiamo se farà qualcosa questa settimana o se sposta all’ultima di agosto".
Anche De Luca parla di nomine alle Asl, in una telefonata con il suo consigliere per la sanità Enrico Coscioni risalente al 6 agosto. "Domani non facciamo niente? Ma Salerno facciamo?", chiede il collaboratore. E De Luca: "Facciamo solo Salerno, voglio fare solo Salerno domani...per ragioni simboliche oltre che funzionali, perché se no ci sputano in faccia".

IL CURRICULUM - Un'ultima telefonata è del primo settembre, ancora tra Brancaccio e Manna. Il primo vuole il curriculum del secondo, urgentemente. "Willy senti io avrei bisogno del tuo curriculum però con grossa urgenza, tu ce l’hai sul computer di casa o in ufficio»?", gli chiede. E Manna: "Sì anche sul computer di casa, ce l’ho anche su quello di Anna (Scognamiglio, la moglie, che tra l'altro a sua difesa sta portando avanti la tesi con il marito non era in rapporti ma "separata in casa" ndR), aspetta te lo posso mandare anche subito". Il cv sarebbe stato inviato all’indirizzo di posta elettronica di Vetrano, che era stato in Regione ed aveva incontrato a detta di Brancaccio "con certezza Carmelo Mastursi", il braccio destro di De Luca. Pochi minuti dopo Brancaccio richiama: "Bello, hai mandato?". Manna: "Mandato, perché tenevo quello là che avevo fatto la domanda per direttore generale, gli ho mandato direttamente quello. Se lo vuoi telefonare...gli dici gliel’ho mandato con la posta di Anna".

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