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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Riccio sul blitz al San Carlo: "Immotivati gli attacchi agli studenti"

L'assessore alle politiche sociali e giovanili del Comune di Napoli: "Se la questura in passato ha dimostrato grande capacità democratica nella gestione dell'ordine pubblico, oggi quella capacità appare del tutto smarrita"

Giulio Riccio, assessore alle politiche sociali e giovanili del Comune di Napoli, ha commentato in una nota i tafferugli tra poliziotti e studenti universitari avvenuti ieri nel centro della città. "Attaccata l'assemblea di studenti e lavoratori del san Carlo dalle forze dell'ordine, un vero e proprio assalto manganello alla mano senza alcuna motivazione e in evidente violazione delle più elementari regole di sicurezza nella gestione dell'ordine pubblico".

Per Riccio, "il trattamento riservato al movimento studentesco che oggi ha manifestato il proprio aperto dissenso nei confronti delle politiche del governo su scuola e università è inaccettabile. Le cariche a freddo ai danni delle pacifiche manifestazioni studentesche danno il senso di un governo che ha perso ogni capacità di rapporto con la società e che vuole imporre la riforma della scuola e dell'università con i manganelli. Ricordo al Questore che Napoli è una Città Italiana e che in Italia la costituzione garantisce la libera espressione del dissenso".

"La questura di Napoli in passato ha dimostrato - evidenzia Riccio - grande capacità democratica nella gestione dell'ordine pubblico, questa capacità appare oggi del tutto smarrita. È evidente che l'indirizzo del Governo è quello di gestire il dissenso con i manganelli e con le cariche. Nei prossimi giorni - continua Riccio - sarà necessario mettere in campo una rigorosa vigilanza democratica sul diritto del movimento studentesco di manifestare liberamente il dissenso nei confronti del Governo e del ministro Gelmini in particolare, che non solo ha fallito come ministro, - aggiunge Riccio - ma dimostra di non avere alcuna capacità di ascolto".

Secondo l'assessore comunale alle politiche sociali, "Si sta sempre di più determinando a Napoli un restringimento degli spazi di democrazia, e i cittadini siano essi studenti, precari o lavoratori sono costretti a salire sulle gru e sui tetti per esercitare il diritto ad esprimere con chiarezza il proprio dissenso perché nelle strade e nelle piazze si rischia di essere aggrediti come nella giungla".

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