Elezioni Politiche 2013, in Campania vince Berlusconi
A spoglio per il Senato non ancora concluso il Pd è il secondo partito, staccato di oltre cinque punti dal Pdl. Le rispettive coalizioni si attestano intorno al 37 e al 30
In Campania vince il centrodestra. I numeri non sono più quelli di cinque anni fa (nel 2008 la coalizione di Berlusconi superò il 51 per cento, oggi è intorno al 36), ma tenendo conto del mutato quadro politico il successo forse è ancora più rilevante. Un mese fa nel Pdl si parlava di rimonta difficile, nei giorni delle polemiche e delle spaccature sulle liste pulite, dopo il caso Cosentino e le rimostranze degli esclusi eccellenti; oggi quello di Berlusconi si conferma primo partito della Campania (quasi 30 per cento al Senato), dopo una campagna elettorale puntata soprattutto sui risultati ottenuti dalla Giunta regionale.
Il governatore Stefano Caldoro commenta: "Qui vincono Berlusconi e la classe dirigente". Il Cavaliere può brindare, in Campania, al premio di maggioranza per palazzo Madama (16 eletti a palazzo Madama sui 29 in palio) e anche per il primato alla Camera. La disaffezione per le urne cresce, rispetto al 2008, di ben otto punti: i votanti sono il 67,43 per cento contro il 75,19 nazionale. A spoglio per il Senato non ancora concluso il Pd è il secondo partito (al di sopra del 24%), staccato di oltre cinque punti dal Pdl. Le rispettive coalizioni si attestano intorno al 37 e al 30.
GLI ELETTI: SENATO - CAMERA 1 - CAMERA 2
Il segretario campano dei Democratici, Enzo Amendola: "Ha vinto il Pdl, c'é amarezza". Il Movimento Cinque Stelle fa boom e si piazza al terzo posto, superando il 20 per cento. La coalizione di Monti è la quarta forza, al momento supera per un soffio la soglia di sbarramento al Senato (8,2%) ma non sfonda rispetto al risultato che cinque anni fa fu del solo partito di Casini: e anzi l'Udc alla Camera paga l'emorragia di consensi verso Scelta civica.
Delusione per Rivoluzione Civile, che in Campania poteva contare sul sostegno del sindaco di Napoli Luigi de Magistris: il dato (2,3 al Senato) qui è superiore a quello nazionale ma sempre ampiamente al di sotto della soglia di sbarramento, così come alla Camera. (Ansa)
