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Sabato, 20 Aprile 2024
Elezioni regionali 2010

Cosentino: “Non lascio Berlusconi mi ha detto di tenere duro”

Nicola Cosentino, destinatario di una misura di custodia cautelare in carcere, in un'intervista dichiara di non aver intenzione di rinunciare alla sua candidatura, così come al suo ruolo di sottosegretario all'Economia

"Non lascio né il posto di sottosegretario né la candidatura alla regione Campania. Devo tutto al presidente Berlusconi, come gli devono tutto coloro che ricoprono incarichi più o meno importanti".
Così Nicola Cosentino, destinatario di una misura di custodia cautelare in carcere, in un'intervista dichiara di non aver intenzione di rinunciare alla sua candidatura, così come al suo ruolo di sottosegretario all'Economia e rincara: “L'unico che può decidere sul mio futuro al governo e sulla Campania è solo il premier".

Cosentino rivela di aver "sentito più volte" Berlusconi in questi giorni: "Mi ha detto di tenere duro: 'Stai su col morale, guarda che mi stanno facendo a Palermo e Milano, andiamo avanti'. E io vado avanti".

Quindi, nonostante le dichiarazioni di Gianfranco Fini, al momento sembra che non ci sia stata nessuna richiesta di farsi da parte di Silvio Berlusconi: "No. Se me lo chiederà, lo farò". In questo momento però, sottolinea, la solidarietà del partito non è stata compatta. "Ho ricevuto tantissime telefonate. Mi ha sorpreso - osserva - che la Carfagna non sia riuscita a rintracciare il mio cellulare o il fisso della segreteria al ministero". Discorso analogo per Italo Bocchino, altro esponente regionale del partito.

Cosentino punta il dito contro il Roma, giornale al vicecapogruppo della Camera: "Il Roma - dice - sembrava il Fatto di Travaglio ". A proposito dell'inchiesta, Cosentino lamenta il fatto di non essere stato ascoltato dai magistrati. "Ho presentato memorie - racconta - ho mandato gli avvocati a sollecitare audizioni, ogni mese, ogni settimana: niente". Infine, cosa si aspetta dalla Giunta per le autorizzazioni della Camera? "Che leggano le carte, la mia difesa è là dentro. La misura cautelare si riferisce a fatti lontani nel tempo, tutti smentibili perché già smentiti".
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