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Elezioni comunali 2011

Di Monda: sulla poltrona di sindaco "un napoletano innamorato della città"

Il pensiero dell'avvocato: "Dai sondaggi siamo al 16%, quindi significa che siamo in grandissima crescita. Sarò io ad andare al ballottaggio. Sono la persona che può cambiare Napoli"

Raffaele di Monda è stato uno dei primi a lanciare la propria candidatura a sindaco, quando ancora i principali schieramenti non avevano ancora scelto i propri candidati. E quando presentò in un affollato Teatro Bellini la sua candidatura, affermò: “Prevedo un quadro molto frammentato alle prossime elezioni comunali”. E gli sviluppi politici gli hanno dato ragione. A poche settimane dal voto, il giovane avvocato partenopeo presenta un sondaggio, commissionato ad una società torinese. Ebbene da questo sondaggio, svolto su una base di oltre 20mila telefonate, emerge un ottimo successo per lui, (il 16%) ed è convinto di potercela fare, in volata, ad andare al ballottaggio. A suo sostegno due liste: ‘PIN’ e ‘Insorgenza civile’ L’intervista.

Avvocato Di Monda, come nasce la sua candidatura a Sindaco di Napoli?

Dagli altri. Dalle vergognose candidature messe in campo dagli altri.

Però mi permetta, la sua candidatura è stata presentata ben prima degli altri.


Ecco appunto, perché sapevo che sarebbe andata a finire così, sono un veggente… Scherzi a parte, sono partito nel 2008 con la presentazione del programma elettorale,del PIN, nel libro ‘Attiva Napoli inserisci il PIN’, Guida editore ndr) si parla di quello che noi vogliamo realizzare, e che si può realizzare. Visto e considerato che questa città è stata gestita in maniera scandalosa per tanti anni, credevo e credo che ci sia bisogno di un napoletano, innamorato della città per far del bene a questa splendida nostra terra. Facendola diventare una città normale, niente di più.

Nelle scorse settimane si è parlato molto di liste pulite con polemiche tra i candidati. Le liste che sostengono la sua candidatura invece, da chi sono formate?

Sono persone pulite, ma non perché fanno la doccia la mattina. Tutte persone che non hanno mai fatto parte della vita di sistema dei partiti. Sono professionisti, sono persone che provengono dal mondo dell’associazionismo, sono persone vere che conosco da tre anni a differenza di Lettieri che si scandalizza per la candidatura di Achille De Simone, sostenendo di non saperlo. Questo sta a significare che se non lo sa evidentemente non gliel’hanno fatto sapere, e quindi si evince che non ha un potere decisionale, ma è succube delle decisioni dei partiti. Io invece li conosco tutti, so benissimo chi sono perché ci accompagniamo da tempo. Questa la differenza tra me e Lettieri: io sono libero, lui no.

Passiamo ai programmi: quali sono le sue priorità per Napoli?

Sto convocando una conferenza con tutti gli altri candidati a sindaco. Vorrei un impegno da parte loro in tal senso. Innanzitutto attuare il bilancio partecipato, che significa destinare una parte del bilancio comunale all’ascolto dei vari quartieri, sul modello brasiliano. Significa organizzare dei forum d’ascolto durante i quali i cittadini dicono:‘manca questo in tale quartiere’ e si conosce quanto si è destinato a quel quartiere per le richieste della cittadinanza. In Brasile esiste da molti anni, penso possa essere vincente anche a Napoli, hanno iniziato col 10% del bilancio, adesso sono arrivati al 25% del bilancio comunale. Noi non possiamo permetterci queste cifre, ma penso che un 5%-10% penso sia realizzabile. In secondo luogo: blocco dei fondi destinate alle politiche sociali. Nel senso che non possono essere utilizzati per altre attività. Quando arrivano dei soldi per le politiche sociali,non possono entrare nel calderone di un unico bilancio, ma devono essere accantonate perché quei soldi possono essere solo spese, con un regolamento comunale, per le politiche sociali. Perché altrimenti si rischia che per ripianare i debiti di altre attività, si utilizzino i soldi per le persone bisognose. Noi dobbiamo dare spazio a chi soffre.

Emergenza rifiuti, come risolverla? Lei è favorevole all’inceneritore previsto nella zona Est di Napoli?

Gli inceneritori, i tmb (il trattamento meccanico-biologico) sono tutte sciocchezze. Quello che bisogna distruggere è la volontà politica di non fare del bene a questa città. È per volontà politica che si sta in questa situazione di emergenza. Io credo che ormai i cittadini l’abbiano capito: non è possibile che siamo l’unica città del mondo ad avere i cassonetti pieni, da 20 anni. Non si tratta di una mancanza di soluzioni, bensì di una mancanza di volontà per trovare una soluzione.

Campagna elettorale: quali le sue sensazioni?

Dai sondaggi che abbiamo presentato siamo al 16%, quindi significa che siamo in grandissima crescita e io penso che, per quanto la cosa possa destare stupore, sarò io ad andare al ballottaggio. Una società torinese cui abbiamo commissionato il sondaggio su 21.680 telefonate mi danno al 16,2% con una preferenza al centrosinistra al 42% e il centrodestra al 38%. Il dato che io definirei rivoluzionario è proprio la mia percentuale che non mi aspettavo assolutamente. Certo è vero che lavoro da 4 anni quindi ci speravo, ma questo significa che la cittadinanza ha capito, ha compreso che io sono una persona che può cambiare questa città, e vogliamo crescere ancora.

Com’è il rapporto con gli altri candidati?

Con Lettieri non ho alcun tipo di rapporto. Stimo soltanto Pasquino, non per i partiti che lo sostengono ma per la valenza della persona, per quello che ha fatto. Ma soprattutto perché, essendo Rettore, ha a che fare con i ragazzi, e quindi penso che una città giovane come la immagino io, la riuscirebbe a garantire. Se non ci fossi io voterei lui.

Visto il quadro politico così frammentato, è facile prevedere che ci sarà un ballottaggio. Qualora invece non dovesse andare lei al ballottaggio, come vi regolerete?

Sui programmi. Io voglio dimostrare che è possibile con persone perbene fare le cose. Chi pubblicamente si spenderà per quello che ho scritto in un capitolo del mio libro, sulla mobilità e sui trasporti pubblici. E si impegnerà pubblicamente a farlo, io andrò con questo candidato.

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