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Elezioni comunali 2011

De Magistris scende in campo, ma è gelo nel Pd

Cominciata nel fine settimana la corsa da candidato sindaco verso il Comune di Napoli. Ma giunge la posizione del partito di Bersani con un'accusa: l'Idv straccia accordi

Nel fine settimana appena terminato Luigi De Magistris ha iniziato la sua corsa, da candidato sindaco verso il Comune di Napoli. "Ho deciso di candidarmi dopo che le primarie del Pd hanno buttato il centrosinistra in un pantano. Indipendentemente da chi ci accompagna, vincerò".

E se De Magistris, prima dell'apertura della sua prima manifestazione pubblica da candidato, si diceva fiducioso di una convergenza del Pd e del centrosinistra, nel pomeriggio è arrivata la posizione del partito di Bersani con un'accusa: l'Idv straccia accordi. E così se il Pdl sembra ormai aver deciso su Gianni Lettieri, non c'é pace, invece, nel centrosinistra napoletano. E De Magistris, in fondo, lo sa bene. E' per questo che ribadisce il suo appello all'unità. "Caro Nichi, mettici la faccia anche tu, non capisco perché non sei qui. Queste battaglie si fanno insieme", dice a Vendola. "Si vuole la conservazione o il cambiamento? Io potrei essere un'occasione per il Pd che mi sembra diviso", dice al Pd.

E di appelli ne ha fatti lo stesso leader dell'Idv, Antonio Di Pietro. "E' normale che i partiti politici considerino anche i loro specifici interessi. Sono però convinto, e credo che lo siano anche Bersani e Vendola, che la differenza tra una politica alta e una politica meschina stia proprio nel mettere al primo posto gli interessi comuni e quelli collettivi". E soprattutto: "Sappiamo tutti chi comanda davvero nel Pdl di quella regione: vogliamo lasciare Napoli nelle mani di Nicola Cosentino?". Lo stesso Cosentino che è stato tirato in ballo anche in quanto 'sponsor' del candidato Lettieri: "Vuol dire che da una parte ci sarà la battaglia per la legalità, dall'altra i soliti sistemi", dice De Magistris.

Nelle scorse ore un tavolo del centrosinistra si era concluso con un appello congiunto di Pd, Idv, Sel, Verdi, Socialisti e Federazione della Sinistra: un candidato unico, anche con l'Idv. "Mi sembra un passo in avanti, sono contento", aveva commentato in mattinata De Magistris. Poi, ore dopo, la "risposta" del Pd, a firma del commissario provinciale Orlando e del segretario campano Amendola: "Abbiamo chiesto responsabilità e lavoro comune per dar vita ad un'alleanza che non fosse un semplice cartello elettorale. Tutti i partiti, compresa l'Idv, hanno deliberato in tal senso. Oggi con l'autocandidatura di Luigi De Magistris apprendiamo, con profonda amarezza, che gli accordi presi ieri dagli esponenti dell'Idv al tavolo sono stati stracciati". E la chiusura, per niente soft: "Prendiamo atto che il partito di Antonio Di Pietro preferisce procedere con atti unilaterali, proponendo candidati che procedono fuori dall'alleanza. Per noi la parola data è un valore su cui costruire un lavoro comune. Ci siamo accorti che per altri non è lo stesso".

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