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Lettieri-Velardi spettegulèss: il feeling non sarebbe più quello di una volta

Dissapori dopo il caso del copia e incolla dal programma del primo cittadino di Firenze Matteo Renzi. Il candidato a sindaco ora si starebbe dedicando di più in prima persona alla comunicazione

Grandi cifre per Gianni Lettieri: 72 le azioni del suo programma pubblicato on line sul sito ufficiale. Ma ecco il pettegolezzo politico: tra il candidato Pdl e il suo "guru" Claudio Velardi ci sarebbe in crisi. Idillio incrinato. A partire dalla presentazione dei primi 12 punti della «Città trasparente», con l’immediata accusa di «copiarella» effettuata sui punti del programma del sindaco di Firenze Matteo Renzi. E così il candidato Pdl ha cambiato strategia e pubblicando tutto sul sito senza tanti clamori. Tant'è che ora si starebbe dedicando di più in prima persona anche alla comunicazione

Ecco dunque le prime reazioni: "Apprendiamo da fonti stampa di un dissidio tra il candidato del Pdl a sindaco di Napoli Gianni Lettieri e il suo factotum elettorale Claudio Velardi a causa del programma elettorale copiato dal sindaco Pd di Firenze, Matteo Renzi. La notizia ci sorprende per il ruolo centrale e poco riservato dello spin doctor in salsa partenopea". E' quanto affermano in una nota il segretario regionale del Pd Enzo Amendola e il commissario provinciale a Napoli del partito Andrea Orlando.

"Infatti - spiegano i due esponenti del Pd - è stata notevole, sin qui, la sua partecipazione alla campagna di Lettieri, dal copia-incolla del programma al manifesto pro-Pdl dei suoi amici maratoneti, dalla preparazione suicida del candidato nei confronti pubblici agli insulti espliciti nei nostri confronti sulla sua velina 'The FrontPage'. A tutto ciò si aggiungono interviste e apparizioni che hanno elevato il buon Velardi a massimo portavoce del Pdl campano".

"Ci auguriamo che questa frattura non sia vera e che Velardi recuperi presto il ruolo di ventriloquo del suo "Rockefeller Lettieri", e viste le indimenticabili esperienze passate, suggerisca una campagna per coprire il fallimento della destra sui rifiuti in provincia di Napoli, invasa nei giorni di Pasqua dai sacchi d'immondizia con l'assenza del presidente di Palazzo Matteotti, Luigi Cesaro, e l'assessore regionale all'Ambiente, Giovanni Romano, che si sono dileguati di fronte alle loro responsabilità". (Ansa)

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