Comunali, l'Idv potrebbe correre da sola: "Occorre candidato d'innovazione"
Secondo il leader un nome sarà fatto solo quando sarà chiara la disponibilità al dialogo. "Napoli è più in ginocchio di prima, dobbiamo cercare non un personaggio vestito di nuovo ma una squadra che si responsabilizzi tutta intera"
Due le certezze che Italia dei Valori ha in merito alle amministrative in Campania: a Salerno non sosterrà una ricandidatura di Vincenzo De Luca e a Napoli non parteciperà a nessun tipo di primarie.
Lo ha ribadito Antonio Di Pietro al termine di una riunione del coordinamento regionale del partito. Il leader non esclude alcuna ipotesi per le comunali partenopee ma ritiene prioritari il programma e il ricambio generazionale di tutta la classe dirigente. "Quelli che ci sono stati finora hanno già dato e, in molti casi, anche preso...".
Sul caso Napoli, Di Pietro boccia "la sostanziale immobilità programmatica di realizzazione di questo centrosinistra" e invoca una discontinuità totale. "Aspettiamo l'esito delle primarie del Pd per sapere chi è il loro candidato: se questo candidato busserà alla nostra porta, in base al programma e alla squadra valuteremo. Se non busserà, non ci fasceremo certo la testa".
Idv si riserva comunque "di presentare un proprio candidato di totale innovazione. Non faremo l'errore di presentare un candidato se prima non è chiara la disponibilità al dialogo. Comunque al nostro interno ci sono molte potenzialità, tra iscritti e non iscritti; esiste una società civile che sta dialogando con noi e che troverà spazio nelle nostre prossime liste, molto innovative e con grande apertura ai giovani". Le liste di Idv saranno basate "su selezione e innovazione: non sarà più possibile, come accaduto in passato, che qualcuno si serva di noi come di un treno da cui scendere alla fermata successiva".
Di Pietro sottolinea la necessità di costruire un programma "che ridia una speranza. Oggi Napoli è più in ginocchio di prima, dobbiamo cercare non un personaggio vestito di nuovo ma una squadra che si responsabilizzi tutta intera. Purtroppo Napoli è tra le realtà più abbandonate dal governo centrale, malgrado la Provincia e la Regione siano di centrodestra. E anche a livello comunale è tutto bloccato dai veti tra le varie forze politiche".
