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Armando Cesaro: "Non mi candido. Salvini? Si informi prima di parlare di me"

Il consigliere regionale di Forza Italia, figlio del senatore Luigi, non sarà in lista per le Regionali 2020: "Decisione indipendente dalle inchieste e dalle parole del leader della Lega. Attaccato su vicende che non mi riguardano"

Armando Cesaro, figlio del senatore Luigi, non sarà ricandidato alle prossime elezioni regionali. "Una scelta indipendente sia dalle inchieste sulla mia famiglia che dalle parole di Salvini sul mio conto - ha precisato l'esponente di Forza Italia - Lo faccio per motivazioni personali, per la serenità mia e di chi mi sta accanto". 

Cesaro ha assicurato di non aver avuto pressioni dal partito anzi "....il presidente Berlusconi mi ha chiesto di candidarmi", una posizione ribadita anche dal coordinatore regionale di Forza Italia, Domenico De Siano: "Nulla osta alla candidatura di Armando, è una scelta personale". 

Dietro quelle motivazioni personali c'è una situazione diventata difficile da gestire. Pochi giorni fa, Matteo Salvini aveva tuonato: "Non voglio un Cesaro di fianco". Parole che non sono piaciute alla famiglia di Sant'Antimo: "Il leader della Lega dovrebbe informarsi meglio sul mio conto, prima di attaccarmi senza fondamento".

Il riferimento di Cesaro junior è all'inchiesta della Magistratura che hanno colpito la sua famiglia, in particolare i fratelli del padre Luigi. Addirittura, Antimo Cesaro viene indicato dagli inquirenti come il mediatore tra il clan Puca e la famiglia. "In quelle carte il mio nome non compare mai. C'è una sola indagine che mi vede, purtroppo, protagonista: quella del voto di scambio nel 2015. A ottobre dovrebbe esserci un'udienza, io sono sereno che tutto si risolverà per il meglio". 

Tra le righe del suo discorso, il consigliere regionale uscente fa capire che si sarebbe aspettato più voci a suo favore all'interno di Forza Italia. Poi, attacca Salvini: "Il leader della Lega può anche fare il giustizialista, ma dovrebbe esserlo anche con i suoi e non a giorni alterni. Io appoggerò Caldoro e parteciperò alla sua presentazione come candidato presidente se, ovviamente, non sarà presente il leader della Lega".

Alla fine della conferenza, De Siano lancia la proposta: "Se Armando vuole, da oggi è il nostro nuovo coordinatore provinciale di Napoli". Cesaro assicura che non c'era nulla di preparato e prende tempo: "Ci penserò". 

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