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"Basta discariche a Chiaiano e ovunque: per troppo tempo denunce rimaste inascoltate"

Appello di Sel Marano per l'assemblea pubblica del 10 marzo, alle ore 18 presso la rotonda "Titanic" promossa dalla Rete Commons. Fanelli: "Sembra vendetta da parte di uno Stato che ha trasformato un intero territorio in pattumiera permanente"

"Basta discariche", il Segretario cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà di Marano, Stefania Fanelli, da sempre anche  attivista e vicina a movimenti ambientalisti in lotta per la tutela del territorio, scrive un lungo appello contro la costruzione di altri invasi, "a Chiaiano e ovunque" e invita tutti a partecipare all'assemblea promossa dalla Rete Commons che questa sera, 10 marzo, alle 18 si terrà al Presidio Permanente Antidiscarica nei pressi della Rotonda "La Rosa dei Venti" (tra Mugnano e Marano), più nota col soprannome di "Titanic" per la sua singolare forma a barca.
 
"Ha sempre un sapore amaro constatare che quanto denunciato dai comitati ambientalisti, dai tecnici come il geologo prof. Ortolani e da alcune forze politiche, nonché indagini giornalistiche trova riscontro nell’asserire che è nella costruzione delle discariche, con il movimento terra che attecchisce la criminalità organizzata" spiega Fanelli.

"I comitati - continua il segretario - lo hanno denunciato in ogni luogo, in ogni momento e noi ne abbiamo fatto una costante azione di denuncia politica. Ricordiamo ancora quel 5 maggio del 2011 quando un’area di 800 mq fu sottoposta a sequestro dai NOE per infiltrazione dei clan Mallardo e Zagaria, un’area dissequestrata  solo nel dicembre del 2012 e che  per molto tempo dopo la perizia dell’ Ing Boerio, chiedevamo di conoscere gli esiti giudiziari. Con profonda sdegno, amarezza riscontriamo che per anni le denuncie sono rimaste inascoltate e che venivamo puntualmente presi in giro anche duranti i nostri contunui accessi all’invaso, a cadenze mensili.  Berlusconi e Bertolaso raccontavo della discarica di Chiaiano come una bomboniera. Ancora sono aperte le ferite poiché in questi anni abbiamo assistito alla criminalizzazione del dissenso con atti e procedimenti restrittivi nei confronti di chi è stato anima viva delle lotte sociali per la difesa del proprio territorio. I cittadini sono sempre stati considerati violenti e criminali. E’ invece protagonista di  quelle lotte era il silenzio della non violenza. Chi chiede scusa a questa comunità?  E nonostante la ferita della discarica sia ancora aperta poiché a piu’ di due anni non è stata ancora avviata la tombatura, il cui progetto alla luce dei risvolti giudiziari deve essere messo in discussione c’è chi pensa di infliggere un nuovo colpo mortale ad un’intera comunità schiaffeggiata.

Sembra l'esercizio di una vendetta da parte di uno Stato che ha trasformato un intero territorio in una pattumiera permanente. Anziche' bonificare,  per avviare la riqualificazione dei nostri luoghi a partire dal parco metropolitano delle colline di NAPOLI, si insiste per condannare un'area di decine di migliaia di persone a mantenere una vocazione ben precisa: discariche e inceneritori, inceneritori e discariche. L’area a nord di L’area a Nord di Napoli ed il sud di Caserta hanno pagato un prezzo troppo alto in termini di salute pubblica e per le infiltrazioni delle organizzazioni criminali  nella gestione dei rifiuti, grazie ad un cartello tra imprenditoria, politica e malaffare.

La volontà del commissario straordinario alle discariche Ruberto di aprire una nuova discarica, in perfetta continuità con il commissario Vardè appare di un’arroganza che non ha pari. Ci aveva provato Vardè ci aveva provato Luigi Cesaro con gli  accordi di programma attrverso la  legge del governo Berlusconi 1/ 2011 ( la fantomatica bufala della ricomposizione ambientale) ora ci riprovano ancora . Cosi come ci siamo sempre stati continueremo ad essere parte integrante di questa nuova lotta e lanciamo un appello forte affinchè l’assemblea di lunedi 10 marzo ore 18, lanciata da Rete Commons, sia la piu’ partecipata possibile. Non abbiamo letto nessuna considerazione del sindaco né tantomeno dell’assessore all’ambiente. Ora al sindaco chiediamo, che poiché ha basato  la sua campagna elettorale sulla tombatura  delle discarica di Chiaiano, sostenuto dal suo amico Stefano Caldoro, ora come mai questo assordante silenzio Ancora abbiamo vivo dentro di noi il ricordo di quella straordinaria manifestazione del 16 novembre “ un fiume in piena” come fatto le istituzioni ad essere ciechi e sordi?

Come Sinistra Ecologia Libertà abbiamo presentato una interrogazione all’assessore Sodano sulla tombatura, interrogazione che ora dovrà avere quesiti e risposte differenti. Abbiamo altresi presentato due interrogazioni parlamentari una alla Camera ed una al Senato per conoscere la verità sulle cave di Chiaiano, continueremo le nostre battaglie in parlamento e nelle piazze.

Noi non arretreremo di un passo, nel sostenere le comunità  in lotta nel sostenere politiche differenti. Politiche che siano alternative a discariche ed inceneritori che tutelino la salute pubblica e che sviluppino una diversa idea di territorio. Crediamo sia fondamentale costruire l’intera filiera affinchè ci siano ricadute occupazionali sui territori.Le vecchie ricette hanno miseramente fallito portando alla morte i nostri territori arricchendo le tasche della criminalità organizzata".

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