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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Marano di napoli / Via Salvatore Nuvoletta

Disagi alle Poste, Sel Marano: "Cittadini costretti a fare lunghe file all'esterno degli uffici"

Il segretario Fanelli scrive al sindaco Liccardo: "Convocare un tavolo con il direttore delle poste affinché si metta fine al degrado a cui sono sottoposti i cittadini"

Enormi disagi per i cittadini di Marano che si recano alle Poste.
Il circolo 'Primo Maggio' di Sinistra Ecologia e Libertà denuncia le lunghe file all’esterno degli uffici postali a cui sono costretti quotidianamente gli utenti (nonostante gli ampi spazi interni) e la mancata ricezione della corrispondenza postale.

Il segretario cittadino, Stefania Fanelli, scrive al primo cittadino, Angelo Liccardo, per chiedere la convocazione urgente di un tavolo per discutere della situazione e trovare una soluzione: "Gen.le Sig. Sindaco le chiediamo nel più breve tempo possibile di convocare un tavolo con il direttore delle poste affinché si metta fine al degrado ai cui sono sottoposti i cittadini".

I disagi per la cittadinanza: "Ai cittadini che si recano presso gli uffici postali di Via S. Nuvoletta - spiega Fanelli - viene imposto di non entrare ma di attendere il proprio turno all’esterno mentre un impiegato fornisce loro il numero. Nonostante l’ufficio su indicato sia notevolmente ampio dotato di diversi posti a sedere e ben climatizzato ai cittadini viene chiesto di aspettare all’esterno, restando in piedi in fila per diverse ore sotto la calura estiva, ed al gelo d’inverno. Nonostante lo spazio all’interno sia completamente vuoto ai cittadini viene imposto questo sperpetuo. Durante questa calura estiva una signora è stata colta da malore. Parliamo spesso di cittadini anziani che si recano presso gli uffici per ricevere la pensione, di donne in stato di gravidanza ed anche persone con disabilità, ma il personale delle poste incurante di tutto questo impone ai cittadini di restare all’esterno, come se le persone fossero meramente numeri o pacchi. I cittadini continuano ad essere vessati a subire soprusi ed angherie.

Oltre al danno anche la beffa, poiché caro Sindaco le sarà noto che nei mesi scorsi diversi cittadini hanno inviato reclami collettivi e petizioni al direttore delle poste. Da molto tempo oramai subiamo gravi disagi per la mancata ricezione della corrispondenza. Spesso è capitato a molti cittadini, in particolare nelle zone periferiche della città, di ricevere bollette già scadute con conseguenti aggravi di spese a loro carico, spesso è capitato che la posta destinata ad un utente è stata recapitata ad altri contravvenendo al rispetto della privacy. Purtroppo questo deriva anche dalla esternalizzazione del servizio e dalle condizione in cui i lavoratori si trovano. Contratti precari e spesso a tempo determinato. I lavoratori non hanno neanche il tempo di imparare il lavoro che devono andare via. Ci sono cittadini che hanno già avuto seri problemi con gli allacci energetici e telefonici a causa della mancata consegna delle bollette; altri attendono da mesi importanti comunicazioni: mutui, bollette, vaglia, risposte fondamentali per le loro richieste. Ci sono professionisti che hanno serie difficoltà a proseguire nel loro lavoro quotidiano c'è chi attende convocazioni per colloqui di lavoro, chi attende risposte da amici e parenti. La mancata consegna della corrispondenza è un reato assimilabile all'interruzione di pubblico servizio oltre che una violazione dei diritti elementari dei cittadini. Per tale motivo signor Sindaco lei non può non chiedere un intervento urgente al direttore delle poste convocando un tavolo ad hoc. E’ una questione di diritti e di civiltà".

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