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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Sanità campana, l'assessore Cinque sul debito: "Sono 13 milioni, prima erano 7 miliardi"

Ettore Cinque rassicura a proposito delle recenti contestazioni della Corte dei Conti

La Corte dei Conti ha contestato alla Regione Campania diversi milioni di debito relativi alle Asl per quanto riguarda gli anni 2017 e 2018. A puntualizzare sulla cifra è Ettore Cinque, assessore al bilancio della Regione Campania: "Ammontano - spiega - a circa 13 milioni di euro, su un debito che al dicembre 2016 ammontava a 713 milioni. A breve li ripianeremo con altri fondi che abbiamo già individuato in ottemperanza alle indicazioni della Corte".

"Parliamo di debiti che all'inizio del piano di rientro della sanità ammontavano a 7 miliardi e al 2016 a 713 milioni - spiega ancora Cinque - Il Mef a fine 2016 ci chiese di chiudere anche quei debiti pregressi e mettemmo in campo provvedimenti a partire dalla due diligence del fondo rischi della sanità, per vedere se ci fossero eccedenze a cui attingere e verificato altre poste, reperendo le risorse per quei debiti. Nella revisione dei rendiconti la corte ha attenzionato una partita di circa 20 milioni di euro, affermando che potevamo usare alcune riserve patrimoniali e di rivalutazione. Ci hanno chiesto di trovare altri fondi e lo abbiamo fatto: nel bilancio 2018 già certificato dal Mef abbiamo infatti 33 milioni di euro di utili e ne useremo una parte per ottemperare a quello che la corte dei conti ci ha segnalato".

I debiti degli anni precedenti sono quelli che portarono al commissariamento della Sanità campana. "La spesa più inappropriata - spiega Cinque a proposito della situazione pregressa - erano le spese legali, gli interessi passivi e i pignoramenti parliamo dei tempi lunghissimi per il pagamento dei creditori della sanità che erano frutto di un disequilibrio strutturale che aveva impattato sulla gestione finanziaria in maniera catastrofica. Solo i ritardi nei pagamenti pesavano per 200-250 milioni euro l'anno". "Ricordo - torna indietro nel tempo l'assessore - che nel 2010 l'Asl Napoli 1 non riusciva a pagare gli stipendi per alcuni mesi per i pignoramenti che arrivavano. Ora la regolarizzazione dei pagamenti è un fattore riconosciuto da enti terzi ed è quello che maggiormente dà sicurezze in prospettiva per mantenere l'equilibrio del bilancio". Un'ultima riflessione riguarda il personale sanitario. "Sulla riduzione dei debiti ha pesato anche il blocco del turn over che ha ridotto le spese - è stata la conclusione di Cinque - la sanità aveva forse numeri sovradimensionati ma ora li ha sottodimensionati, si troverà presto un equilibrio sul personale".

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