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Pecoraro Scanio, l'intervista: "De Magistris ha fatto scelte Green "

"Bagnoli, acqua, rifiuti, aree pedonali", sono la prova che il sindaco rieletto abbia agito bene sulle tematiche green di rilievo cittadino

Per la rielezione a sindaco di Napoli, Luigi de Magistris ha potuto contare anche sul supporto dell'ex ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.

NapoliToday ha intervistato il presidente della Fondazione Univerde, sulla vicinanza politica a de Magistris, diventata sempre più palese dopo la partnership con il comune sulla Campagna per l'arte della pizza napoletana patrimonio dell'Unesco lanciata e promossa nel 2014 da Pecoraro Scanio.

Perché questo sostegno?
Già nel 2011 dichiarai pubblicamente il mio appoggio a de Magistris perché dal no agli inceneritori alla difesa dell'acqua pubblica e del parco a Bagnoli esprimeva una chiara continuità con le battaglie che ho fatto per anni al punto che Lettieri riempì le strade con manifesti che lo accusavano di essere come me. E all'epoca era ancora fresca la memoria della vergognosa campagna di attacco contro di me per aver bloccato, da Ministro, discariche in aree protette e la moltiplicazione degli inceneritori. Poi da sindaco ha davvero dato seguito, seppure tra molte difficoltà, a quegli impegni.

Ma davvero Lei crede che basta un pezzo di lungomare pedonalizzato per parlare di ambiente?
Io ho preso decisioni importanti sull'Ambiente, dal reato di incendi boschivi al bando agli OGM fino alle norme che hanno avviato l'energia solare al punto che sono sempre stato attaccato come ambientalista troppo radicale ma non dimentico che da giovane assessore a Salerno fui io a ottenere la prima pedonalizzazione, quella di corso Vittorio Emanuele che avviò la riqualificazione poi continuata con le amministrazioni di Enzo De Luca e allora fui attaccato tanto dai commercianti e dai partiti tradizionali. Io ho sempre rivendicato quella come una mia battaglia ecologista almeno come aver aperto il nuovo depuratore e aver ottenuto di chiudere un cementificio che avvelenava l'aria cittadina. E ricordo anche che a Napoli una delle prime azione che ottenemmo appena vincemmo le elezioni con Bassolino fu la pedonalizzazione di piazza Plebiscito che era un grande parcheggio . Quindi il lungomare "liberato" dalle auto si iscrive, secondo me, in una tradizione Green.

Ma intanto con la grande astensione De Magistris è passato dai 264.000 al ballottaggio del 2011 ai 185.000 di domenica 19. E molti vedono in questo un crollo
L' astensionismo è cresciuto in tutta Italia e a Napoli ancora di più . E dobbiamo tutti preoccuparcene ma mi indignano le lacrime di coccodrillo di quella parte del Pd che con Renzi pochi mesi fa ha invitato all'astensione nel referendum No Triv per evitare la sconfitta certa delle lobby petrolifere. E sui dati osservo che De Magistris, senza fare apparentamenti, e con il Pd che, tranne apprezzabili eccezioni, ha sostanzialmente sostenuto Lettieri, è passato da 172.000 del primo turno a 185.000 voti nonostante il crollo dell'affluenza.
E perché sul 40% del Pd alle europeo non si è fatto lo stesso discorso della bassa affluenza in quella tornata elettorale che aveva così contribuito a " gonfiare " la percentuale? Direi che una rielezione con il 66% è un gran risultat .

Allora Lei vede già il movimento di cui parla il Sindaco come fenomeno nazionale? Non rischia di fare la fine degli arancioni nel 2011 che vinsero a Napoli, Milano ,Genova, Cagliari per poi ridursi alle percentuali ridicole di Rivoluzione Civile con Ingroia?
Io apprezzo il lavoro fatto a Napoli. E penso per esempio al lavoro sull'acqua pubblica che ho sempre sostenuto anche portando al ministero padre Alex Zanotelli, Petrella e Montalto e prima ancora a Porto Alegre al forum sociale mondiale. 
Unire temi ecologici e sociali è quello che feci quando inserii nel simbolo dei Verdi proprio quella bandiera della pace che campeggia sul balcone di palazzo San Giacomo. Condivido anche la rete tra città mediterranee di cui parla Luigi. Credo invece che sarebbe prematuro parlare di liste o partiti nazionali. Va rafforzata la rete tra le liste civiche di cultura progressista, ecologista e pacifista ma anche ricordarsi che è nato un interlocutore importante e radicato che è il movimento 5 stelle che è indubbiamente una realtà ecologista.

Infatti, Lei è l' unico ex ministro e personalità politica di rilievo nazionale di quella che fu l'Unione che è da sempre amico di Beppe Grillo e dal 2013 vota pubblicamente per il movimento 5 stelle eppure a Napoli ha scelto De Magistris. Come mai ?
Io come è noto ho scelto M5S prima che avesse il boom del 2013 e l' ho fatto sulla base del programma ecologista che da rifiuti zero al NoOgm, dal sostegno alle rinnovabili al no a inceneritori, Tav, Ponte, Mose, riprende esattamente quei temi su cui sono stato impegnato da sempre e su cui anche una parte dei miei alleati di centrosinistra mi ha fatto una guerra feroce. E M5S ha avuto la forza, anche grazie al ruolo oggi della Rte  e alla capacità di Grillo e Casaleggio di usarla al meglio, di non dover subire alleanze con i partiti tradizionali e quindi non avrà i limiti che noi dovevamo subire. E inoltre non dimentico il sostegno che Grillo mi ha dato nel referendum del 2003 e nella Europee del 2004 quando resuscitai i Verdi dopo un periodo difficile. A Napoli però De Magistris ha interpretato anche i temi ecologisti e di "bene comune"ed infatti una gran parte dell'elettorato M5S lo ha votato già al primo turno . 

Ma Lei vota a Roma 
Infatti ho pubblicamente fatto campagna e votato per Virginia Raggi così come ho sostenuto,dove me ho potuto i candidati sindaci  M5S nei castelli romani o in alcuni comuni della Basilicata o Sicilia.

Ma Lei era il primo firmatario del l'appello della Coldiretti e Campagna Amica per Roma e Napoli No OGM, dove c'erano anche le firme illustri di Carlo Petrini Fulco Pratesi,Giancarlo Caselli,Elio Lannutti. Hanno tutti sostenuto M5S a Roma e De Magjstris a Napoli?
Quella iniziativa era trasversale e si chiedeva a tutti i candidati di sottoscriverla. Incredibilmente a Roma l'unico che ha detto al presidente di Coldiretti Lazio che non poteva firmate quell'impegno è stato Giachetti. È stato un motivo in più per me per sostenere la Raggi che aveva sottoscritto l' Appello Roma No Ogm. Ovviamente poi ognuno dei firmatari avrà deciso come preferiva. A Napoli De Magjstris ha aderito per primo all'appello Napoli No Ogm  e anche in questi anni si è impegnato per i mercati degli agricoltori e il NoOgm. Era ovvio che io chiedessi a agricoltori e consumatori attenti a questi temi di rieleggerlo.

A proposito di Verdi, suoi ex collaboratori anche molto stretti hanno incarichi di rilievo nella squadra di De Magistris, molti ex verdi sono stati eletti in consiglio comunale pensiamo a Ciro Borriello e Luigi Zimbaldi per non parlare dei due eletti ora proprio dal sole che ride che rientra in consiglio proprio rispolverando il suo simbolo storico. Molti pensano che la sua maggiore presenza a Napoli negli ultimi mesi e la stessa iniziativa sulla pizza sia stata di traino ad un risultato che ha visto soprattutto un voto al simbolo . Oppure è proprio quel simbolo che ancora tira?
Io sono ancora iscritto ai Verdi che ho contribuito a fondare nel 1986, come lo sono al Partito Radicale Transnazionale (quello di Pannella che è Ngo all'ONU non alle liste italiane) ma ora insegno all'università e faccio campagne trasversali come per salvare L'isola di Budelli, pizzaUnesco, No Triv quindi guardo più alle iniziative specifiche senza gabbie di partito e aiuto a costruire reti tra persone e realtà che vogliono davvero costruire quella terza rivoluzione industriale prefigurata ma Jeremy Rifkin che è stato un mio consigliere.
A Napoli ho sostenuto il Sindaco non singoli consiglieri. Persone che conosco e che mi stimano hanno votato per le liste civiche a sostegno del sindaco o anche per i Verdi ricordandosi forse la tanta energia che negli anni ho speso per questa città e ne sono contento ma io ho sempre avuto solo un gran voto d'opinione e prendevo tante preferenze ma diffuse e di simpatia mentre non ho mai avuto i pacchetti di voti da spostare e quindi non ho certo iniziato ora a fare qualche campagna vecchio stile. Non l'ho mai fatto nemmeno quando ero candidato io. Ovviamente se poi la mia maggiore presenza in città e sui media o il mio successo nell'ottenere la candidatura dell'arte dei pizzaiuoli all'Unesco ha anche aiutato i Verdi a riprendersi sono più che contento .
Credo siano stati aiutati anche dalla scelta di un candidato sindaco coerente con le nostre battaglie di sempre ed infatti a Roma dove hanno sbagliato e sostenuto Giachetti sono rimasti incollati ad un miserabile 0,4 %. .
Infine se persone che sono cresciute politicamente vicino a me sono oggi collaborano con De Magistris mi fa piacere perché significa che sono riconosciute brave ma anche che sono rimaste impegnate in un ambito coerente con quello su cui sono impegnato da tanto 

Ma ora dopo la vittoria i temi ambientali, sociali, Bagnoli resteranno tutti sul tavolo. Che consigli si sente di dare al sindaco?
Luigi non ha bisogno di miei consigli. Vedo che ha già confermato un'ambientalista del valore di Raffaele del Giudice come vicesindaco e io lo stimo molto così come molti degli assessori con cui ho collaborato su specifiche iniziative in questi anni.
Su Bagnoli spero che he Renzi revochi quell'arrogante commissariamento. Ancora mi addolora che la rimozione della colmata per cui nel 2007/2008 avevo stanziato i fondi e completato tutto il piano sia stata poi affossata dai governo si è successivi.

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