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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Ordinanza movida bocciata, de Magistris tranquillo: "Ora interverrà il Governo"

Il sindaco contro De Luca: "Siamo di fronte a chi non vuole cooperare lealmente con le altre istituzioni. Telefona ogni giorno al Governo per votare domani, ma impedisce ai napoletani di portare alle 22.05 una bibita fuori da un locale"

"Metto la fascia da sindaco oggi, ma ho la tentazione di consegnarla al Prefetto". Sono le dure parole con cui il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, si è espresso a margine della cerimonia dell'alzabandiera in Piazza Plebiscito per i festeggiamenti della Festa della Repubblica.
Il riferimento è - tra le altre cose - alla vicenda della sua ordinanza sblocca-movida bocciata dal Tar

"Non posso che essere d'accordo con il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - ha detto ancora il primo cittadino - perché in questo momento serve unità fondata sull'armonia, sulla coesione senza rancori e discriminazioni ma tutti i sindaci uniti hanno detto al Governo e al presidente del Consiglio che senza mettere al centro il popolo e quindi i sindaci che sono i rappresentanti territoriali, il Paese non riparte e si rischia di andare nel caos e nel conflitto". "I sindaci - ha detto ancora de Magistris - sono gli unici che possono fare un lavoro di mediazione sociale forte per evitare che l'esasperazione diventi rabbia, conflitto, questione di ordine pubblico e questione criminale. Non c'è molto tempo, il Governo deve accelerare".

Il commento sull'ordinanza bocciata

De Magistris è poi tornato esplicitamente sulla decisione del Tar Campania, che ieri ha accolto il ricorso della Regione Campania contro l'ordinanza sindacale di cui ha sospeso la parte relativa agli orari dei locali e del servizio di asporto di bevande.

"A me dispiace per i cittadini e gli operatori che vengono considerati colpevoli - ha detto il sindaco - Per il resto al Tar, che ieri ha preso una decisione di urgenza che comprendo, avremo ragione e nel merito vedremo chi ha messo a posto la Costituzione e chi invece sta abusando del suo potere". 

"È mio diritto e dovere tutelare i napoletani e anche far riprendere l'attività economica e sociale - ha aggiunto ancora de Magistris - visto anche che tra qualche ora gireremo per tutta Italia. È paradossale che qui un presidente della Regione, che ogni giorno chiama il Governo perché vuole andare a votare domani, poi costringe i napoletani e i campani a non poter portare alle 22.05 una bibita fuori da un locale". "Il Governo ci ha dato pienamente ragione - ha proseguito il sindaco - ma siccome siamo di fronte a chi non vuole cooperare lealmente con le altre istituzioni, ci sarà un intervento normativo".

Mobilità tra regioni: "C'è un po' di preoccupazione ma decide il Governo"

Sempre a margine dei festeggiamenti per il 2 giugno, il sindaco de Magistris ha commentato quanto è previsto accada a partire da domani, ovvero la riapertura alla possibilità di spostarsi tra le regioni italiane.

"È il Governo che deve prendere questa decisione – ha detto il sindaco – E mi sembra che i dati sanitari di ieri spingeranno probabilmente l'Esecutivo in questa direzione. Semmai mi chiedo perché chi in questi mesi ha avuto a disposizione un fiume di denaro pubblico, cioè le Regioni, non si siano attrezzate in tempo per fare test e tamponi a chi viene da regioni, come la Lombardia, in cui l'infezione non è fortissima ma è ancora esistente".

Per quanto riguarda Napoli, i dati "evidenziano che da maggio in città c'è quasi contagio zero – conclude il primo cittadino – È evidente che un po' di preoccupazione c'è in città ed in generale nel Sud ma se il Governo ci dice che ci sono le condizioni per girare allora proveremo a riprendere quella vita quotidiana di cui la città ha tanto bisogno".

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