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De Magistris scrive a Monti: "Serve un decreto giusto per Napoli"

Il prossimo 30 ottobre il sindaco e il Consiglio comunale si riuniranno davanti Montecitorio. La richiesta: 'spalmamento' del debito fino a 15 anni e anticipazioni di cassa per almeno 300 milioni

Otto lettere spedite ieri mattina ai vertici delle Istituzioni da de Magistris in attesa del 30 ottobre, quando il sindaco e il Consiglio comunale si riuniranno davanti Montecitorio per dire no alle politiche economiche del governo Monti, ma soprattutto per spiegare i motivi di Palazzo San Giacomo contro il famigerato decreto ribattezzato affonda-Napoli.

I destinatari delle lettere: il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, i presidenti di Camera e Senato Gianfranco Fini e Renato Schifani, il premier Monti. Le altre quattro sono indirizzate ad Angelino Alfano, segretario del Pdl, Pierluigi Bersani omologo del Pd, al presidente dell’Idv Antonio Di Pietro e al segretario dell’Udc Pierferdinando Casini.

Come spiega Luigi Roano del Mattino, il sindaco chiede che vengano mantenuti gli impegni precedenti, vale a dire la promessa di un decreto che avrebbe tenuto presente i problemi delle grandi città sull’orlo del dissesto e che queste non venissero trattate alla stregua dei piccoli centri. Per Napoli, dunque, de Magistris chiede che la città entri a far parte dell’agenda governativa ai primissimi posti e subito. Nello specifico Palazzo San Giacomo vorrebbe lo 'spalmamento' del debito fino a 15 anni e anticipazioni di cassa per almeno 300 milioni.

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