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Inchiesta rifiuti, de Magistris: "Grave chiamare i giornalisti squadristi e camorristi"

Il sindaco a margine del consiglio comunale di oggi ha commentato le reazioni del Presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca e del candidato Pd del Vomero, Paolo Siani, ai video d'inchiesta realizzato da Fanpage

"Trovo molto grave che questi giornalisti vengano definiti squadristi e camorristi. Sono affermazioni gravi che non dovrebbero per nulla appartenete a persone che ricoprono incarichi istituzionali". Le parole del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a margine del Consiglio Comunale di oggi, sono chiare e nette nel commentare le affermazioni del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che in un video registrato e messo on line ha definito i colleghi di Fanpage.it squadristi e camorristi a causa dell'inchiesta "Bloody Money" sullo smaltimento dei rifiuti che vede coinvolto anche il figlio del numero uno della Regione, Roberto De Luca.

VIDEO | De Magistris: "Le parole di De Luca sono segno di nervosismo"

Il sindaco spazza via ogni dubbio spiegando che, in qualunque modo la si voglia pensare sulle modalità, sui fatti riportati, sul vaso di Pandora scoperchiato, quella realizzata da Fanpage.it "è un'inchiesta giornalistica e il Paese ha bisogno di giornalisti d'inchiesta". Il primo cittadino, che della lotta alle connivenze tra potere, politica, economia e malaffare ha fatto il suo vessillo, non cede alle tentazioni di dare giudizi sui fatti di natura giudiziaria, ma "da sindaco, da cittadino, da ex magistrato, dico che i video che ho visto delineano uno scenario inquietante e vergonoso".

E si stupisce de Magistris del fatto che Paolo Siani, presentato dal Partiito Democratico come il candidato del rinnovamento e dell'etica, non abbia preso le distanze dalla bufera che ha investito la Regione a guida PD e la dinasty De Luca. Da paolo Siani, con cui il primo cittadino sottolinea di avere un ottimo rapporto, ci si sarebbe aspettati di più, "ci saremmo attesi una valutazione", dice l'ex pm de Magistris, "magari avrebbe potuto dire politicamente in maniera molto efficace qualcosa tipo 'non mi appartiene per nulla quell'immagine, il partito mi ha candidato proprio per cambiare pagina'".

De Luca: "In atto operazione squadristica e camorristica"

E, invece, il pediatra candidato al Vomero si è limitato a dire che non fa processi sommari, cosa che per il numero uno di Palazzo San Giacomo non dovrebbe fare nessuno. Inoltre il primo cittadino insiste sul fatto che a Siani, fratello di Giancarlo, cronista del Mattino ucciso dalla camorra 32 anni fa proprio per le sue inchieste, "dovrebbe stare particolarmente a cuore il giornalismo d'inchiesta".

 "Sinceramente non abbiamo per nulla apprezzato", afferma il leader di demA, "chi fa politica, chi è una persona perbene, chi vuole contribuire al cambiamento dell'Italia, quando ci sono delle immagini vergognose, al di là delle responsabilità dei singoli, lo deve dire e se non lo dice fa riflettere tanto sulla differenza tra le chiacchiere e i fatti sulla questione morale".

La conclusione di de Magistris su tutta la vicenda emersa dall'inchiesta è che, pur essendoci poca distanza fisica tra Palazzo Santa Lucia e Palazzo San Gicaomo, "i due palazzi sono lontani un oceano di etica. La politica dalle mani pulite dovrebbe prendere le distanze da quel sistema".

Dulcis in fundo, il sindaco esprime solidarietà alla giornalista di Fanpage.it, Gaia Bozza, aggredita fisicamente da una fan di Roberto De Luca a Salerno, mentre provava a chiedergli dell'inchiesta che lo riguarda. "È una giornalista che non fa mai sconti a nessuno", dice de Magistris, "una ragazza seria e coraggiosa"

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