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De Luca: "Avanti col metodo-Campania, riapriremo per non chiudere"

Nuovo intervento via social network del governatore sull'emergenza Covid-19. Preoccupazione per i rientri in regione e per l'autunno: "Influenza e nuova ondata di Coronavirus esploderanno insieme"

Nuovo intervento, come oramai di consueto via social network, del presidente della regione Vincenzo De Luca sull'emergenza Covid-19 in Campania.

"La Campania è già nella fase 2 - ha spiegato il governatore - Ora dobbiamo prepararci ad una riapertura ampia di attività economiche. Noi puntiamo ad avere l'apertura di tutto, ma senza dover chiudere un minuto dopo. Il motivo per cui il Governo ha fissato la data del 18 maggio è semplice. La prima fase di riaperture c'è stata il 4 maggio, la seconda è dopo due settimane ovvero il tempo di incubazione del virus, per verificare che cosa è intanto successo. Se non abbiamo nuove fiammate di contagio dobbiamo andare ad aprire tutto. Se però entro il 18 registriamo focolai, il Ministero della Salute prenderà altre decisioni e noi con lui. Noi andiamo avanti col metodo Campania, se apriamo apriamo per sempre senza richiudere, per fare un lavoro serio e dare una mano seria alla nostra economia che ha pagato dei prezzi enormi. Quando questa regione ripartirà, e mancano ancora solo pochi giorni, avrà un andamento economico importante, sono fiducioso".

Sostegno economico, i provvedimenti presi e quelli in arrivo

De Luca si è soffermato anche su quanto fatto da Palazzo Santa Lucia per affrontare la crisi economica dovuta all'emergenza sanitaria. "Abbiamo pagato i bonus a lavoratori autonomi e piccole imprese, adesso 250mila pensionati al minimo avranno aiuti a maggio e giugno, con pensioni portate da 500 a mille euro. Il tutto senza porcherie clientelari. Un motivo di grande orgoglio per me". "Complessivamente - fai conti il governatore - impegnamo come regione quasi un miliardo di euro che andrà alla cittadinanza nel giro di un mese".
"Da lunedì ci saranno i primi bonus per bambini disabili in casa - ha ancora aggiunto - La cosa straordinaria è che abbiamo avuto la capacità di rispettare i tempi, in un Paese in cui questo è un miracolo. Non c'è nessuna Istituzione in Italia che abbia varato e realizzato un programma socioeconomico di questa portata".

I provvedimenti in fatto di sanità

"Dobbiamo garantirci che non riesploda il contagio - ha insistito il governatore - Ci siamo preoccupati di dare a tutti i cittadini campani mascherine, due a famiglia, poi un ulteriore milione e 700mila mascherine per i bambini, che sono in consegna in questi giorni. Avendo fatto questo lavoro, abbiamo ritenuto di renderne obbligatorio l'uso, pena severe multe. Dovremo per un periodo abbastanza lungo convivere col contagio. Abbiamo stanziato 7 milioni per la ricerca sul Coronavirus. Qui le cose si fanno senza fare ammuina e senza eccessi di pubblicità. Quando ci saranno fatti concreti da rivendicare lo faremo".

"Mi dicono di una nuova rarefazione di mascherine. Metteremo le aziende cui ci siamo rivolti noi Regione Campania in contatto con Federfarma, così che possano tornare le mascherie in vendita nelle farmacie, mi auguro a prezzi contenuti".

Poi un invito: "Ne approfitto per dire ai nostri concittadini: non andate in ospedali del Nord. Nel corso degli anni molti sistemi ospedalieri del Nord hanno vissuto di soldi che prendevano da noi, la cosiddetta mobilità passiva. Trecento milioni di euro l'anno. Invito convintamente i nostri concittadini a restare qui. I nostri sono gli ospedali più sicuri del Paese ed in alcuni casi sono i migliori del mondo".

"Quindi - riassume De Luca le cose fondamentali da fare - uso mascherina, distanziamento sociale, e lavarsi le mani in maniera ossessiva. Rispettiamo queste tre misure, è tutto quello che chiedo".

I rientri ed il periodo critico di settembre/ottobre

"Dobbiamo fare attenzione a due altri problemi - ha aggiunto De Luca - In Campania da lunedì a oggi sono rientrate 12mila persone. Abbiamo trovato 300 persone che avevano o la febbre oltre i 37,5 gradi, o erano positive al test rapido. Il controllo coi tamponi, l'unico affidabile perché il test rapido non lo è, ci hanno fatto identificare un solo caso positivo. A oggi quindi abbiamo un migliaio in isolamento domiciliare ed un solo positivo. Dobbiamo, per quanto possibile, garantirci che chi viene in regione non ci porti focolai. Da lunedì avremo i rientri anche sulle isole del Golfo, e lì dobbiamo fare i controlli e chiedo anche ai sindaci del posto di darci una mano. Il secondo problema riguarda settembre. Abbiamo già acquistato i vaccini per l'influenza. Fine settembre, inizio ottobre, sarà un periodo tremendo. Avremo il contagio influenzale e una coda o una ripresa del Coronavirus. Il problema è che i sintomi sono identici. Dobbiamo essere pronti con la rete ospedaliera. Abbiamo parecchie disponibilità di posti per le strutture che abbiamo creato, e saranno utili allora. Dobbiamo prevedere i problemi e non farceli scoppiare in mano".

Stoccate a Salvini, alle regioni del Nord e al Governo

Da Vincenzo De Luca stoccate anche a Matteo Salvini senza mai citarlo ("il nostro amico sovranista, coi suoi occhiali color pannolino di bimbo..."), e alle amministrazioni del Nord. "A Milano ogni giorno ci sono da 500 a 700 contagi. Una delle differenze tra Campania e Lombardia è rappresentata dal fatto che in Lombardia 20 giorni fa c'era una mobilità del 42%. La metà delle persone erano in giro. Qui abbiamo stretto i freni, anticipato alcune decisioni di due settimane rispetto alle chiusure nazionali, e questo ci ha salvati. Ora abbiamo la possibilità di aprire le attività economiche, e di farlo per sempre". Un appunto è anche per il Governo: "Una delle cose che ha suscitato rabbia tra gli imprenditori è la decisione del Governo di calcolare come incidente sul lavoro l'ammalarsi di un dipendente. È una decisione irragionevole e fuori dal mondo che gli imprenditori abbiano questa responsabilità penale. Come si fa a stabilire si siano ammalati sul lavoro?".

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