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De Luca annuncia il 'miracolo campano': "Superata l'emergenza diventeremo come l'Olanda"

Per il governatore nei prossimi mesi ci sono i presupposti per il boom: "Vogliamo rendere la Campania area defiscalizzata per chi investe". E sul Covid: "Attenzione fino a dicembre quando ci sarà il vaccino"

Oggi non abbiamo in Campania grandi problemi, ad oggi siamo una regione a contagio zero ma dobbiamo essere attenti e rispettosi delle regole. È così che Vincenzo De Luca, nell'ormai consueto messaggio del venerdì - ancora una volta diffuso sui social senza la possibilità per la stampa di porre domande - descrive l'attuale situazione della nostra Regione in fatto di emergenza Covid.

"Abbiamo mesi difficili alle spalle, abbiamo retto sul piano dell'emergenza sanitaria e sul piano socioeconomico. Vorrei arrivasse ai nostri concittadini un messaggio di speranza - è stato uno dei passaggi più rilevanti del suo discorso - Abbiamo dimostrato di poter essere la prima Regione d'Italia come efficienza amministrativa. Abbiamo costruito una Regione e una città di Napoli che cammina a testa alta. I cittadini comprendono solo il linguaggio dei fatti, delle cose realizzate, la gente è disponibile a coltivare un sentimento di speranza per il futuro alla sola condizione di poter verificare il cambiamento nella realtà concreta".

Ed è una prova di forza sui fatti esposti che De Luca imbastisce, tra una sanità "prima in termini di pagamenti, a 27 giorni, neanche in Svizzera si paga così", un piano socioeconomico per cui a Palazzo Santa Lucia "ci siamo dissanguati, stiamo andando anche oltre il miliardo di euro e con tempi di realizzazione davvero unici in Italia", bonus per le imprese, soprattutto in ambito turistico, bando di credito (in parte a fondo perduto) per le imprese, piano lavoro ("dalla prossima settimana vanno a lavorare i primi 2500 giovani presso 150 comuni della regione. Intanto è partito il secondo bando per 600 assunzioni presso i centri dell'impiego e ci stiamo preparando ad un altro concorso per la fine dell'anno nell'ambito dei 10mila posti di lavoro").

"Un miracolo economico campano"

De Luca parla senza mezzi termini della volontà di mettere in piedi nei prossimi mesi un "miracolo economico campano", un boom della regione, per il quale "abbiamo adesso le condizioni, abbiamo posto le basi".

"Vogliamo renderla una nuova Baviera, una nuova Île-de-France, una nuova Catalogna, dando una prospettiva di lavoro ad un'intera generazione". Fondi europei per interventi strategici e "sburocratizzazione radicale" le parole d'ordine. Il progetto è fare della Campania una piccola Olanda, con zone defiscalizzate: "Venire qui dev'essere un grande affare, con gli utili d'impresa che non dovranno avere neanche un euro di tassazione". Un progetto per il quale il governatore si dice pronto ad "aprire una vertenza col Governo nazionale".

Controlli su chi viene dall'estero, mascherine sui mezzi

"Dobbiamo fare attenzione ai rientri dagli Stati Uniti d'America, Paese dal quale non è vietato partire per l'Italia. Abbiamo aperto tutto e il livello dei controlli si è abbassato in maniera estremamente pericolosa".

"Abbiamo spento un focolaio che abbiamo avuto nella nostra regione", spiega poi De Luca a proposito di Mondragone, "abbiamo messo in quarantena i cittadini nelle palazzine interessate". "Altrove in Italia - sottolinea - quando si tratta di dover mettere in quarantena, non si decide. Noi subito mettiamo in quarantena per 15 giorni poi si vede".

Serve "attenzione ossessiva su focolai, non possiamo sprecare quanto di buono abbiamo fatto", ha sottolineato il governatore. È necessaria la "consapevolezza che il problema è dietro l'angolo". E poi: "Abbiamo fatto un'ulteriore ordinanza. Non dev'esserci nessuno su un traghetto, un pullman, un treno o un aereo che non abbia indossato la mascherina".

Il futuro e la domanda "quando finirà?"

Per il futuro, De Luca spiega della necessità di "fare un lavoro di ripetizione dei tamponi tra le diverse aree sociali. Ricominceremo a fare tamponi nelle residenze per anziani e nelle fasce a rischio. La priorità ora però è la riapertura dell'anno scolastico e dobbiamo concentrarci sullo screening al personale, 180mila tra tamponi e test sierologici. Intanto è stato nominato commissario per l'emergenza scolastica Arcuri, che proporrà una campagna di screening nazionale. Nel caso, dovremmo aprire le scuole come gli altri, intorno al 14 settembre. L'obiettivo comunque è non perdere tempo per iniziare al più presto l'anno scolastico e farlo in tutta sicurezza".

Vincenzo De Luca entra nel dettaglio di quando potrà terminare l'emergenza. "La domanda che si fanno i nostri concittadini è 'quando finirà questo calvario?'. Finirà quando avremo il vaccino - spiega il presidente della Campania - I tempi prevedibili nella migliore delle ipotesi è dicembre 2020. Da lì potrebbe iniziare la produzione di massa del vaccino e poi dopo alcuni mesi la somministrazione. Ora c'è un periodo intermedio che va da inizio giugno a fine anno, una fase che va governata con grande attenzione a spegnere i focolai, a non importare contagio dall'estero, e grande consapevolezza dei nostri concittadini. Il contagio non lo abbiamo superato definitivamente, servono comportamenti responsabili".

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