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Sabato, 27 Aprile 2024
La polemica

De Luca: “La Campania non si piega, non si vende"

Il governatore annuncia una nuova mobilitazione

"Siamo pronti a combattere fino alla fine. Vedremo quello che succede nei prossimi giorni, poi, se saremo di fronte a un atto ancora più scandalosamente ostativo e discriminatorio nei confronti della Campania, partirà una nuova mobilitazione. Hanno capito che la Campania non si piega, non si vende". È quanto ha affermato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca intervenendo a margine di un'iniziativa sul tema "Insieme per la natalità... impegno regionale" che si sta svolgendo a Napoli, nella sede della Camera di Commercio. Il governatore ha risposto così ai cronisti che gli chiedevano un commento in merito alla firma degli accordi di coesione, avvenuta oggi, tra il governo e le Regioni Molise e Basilicata. Sul mancato accordo con la Campania, De Luca ha ricordato che il ministero della Coesione "ha presentato il ricorso al Consiglio di Stato".

Si tratta di "un ennesimo atto di offesa alla Regione Campania - ha detto - e di danno immenso per la nostra economia, il mondo della cultura, il recupero di beni storico-artistici. Aspettiamo il 5 aprile, quando scadono i 45 giorni dati dal Tar Campania al ministero per firmare l'accordo di coesione, poi ci regoleremo. Credo che a breve sarà fissata anche l'udienza al Consiglio di Stato, ma la cosa davvero vergognosa e scandalosa è che si continua senza nessuna motivazione decente a penalizzare la Campania, che doveva essere la prima con cui firmare l'accordo di coesione. Parliamo di fondi di coesione, quindi destinati per l'80% al Sud. Un governo serio e decente avrebbe firmato per primo l'accordo con la Campania".

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