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Il viceministro della Salute Sileri in visita al Pascale: "Senza mascherina mille euro di multa? Sanzione giusta"

L'esponente del governo Conte a margine ha parlato della situazione contagio, del vaccino in arrivo e del monitoraggio per chi entra nel Paese

Il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha fatto visita stamane al Pascale di Napoli. A margine dell'incontro sono stati numerosi gli argomenti toccati, tutti a proposito dell'emergenza Covid-19.

La situazione del contagio

"Le variazioni giornaliere dei positivi sono nella norma, non mi starei a preoccupare di 10 positivi in più o in meno. Io non sono preoccupato perché il trend è di perfetta stabilità – ha innanzitutto spiegato a proposito del contagio – È chiaro che ci sono dei focolai in alcune aree del Paese e l'importante è tenerli sotto controllo facendo un numero importante di tamponi. Il nostro futuro è ormai con questa nuova malattia generata dal Coronovirus che è entrata prepotentemente nei libri di medicina e dobbiamo convivere con il virus, che esiste, sapendo che arriveremo a un indice di contagio pari a zero solo quando avremo il vaccino o un'immunita di gregge". Intanto l'invito è a difendersi con "la distanza di sicurezza, con l'uso delle mascherine, con il lavaggio delle mani e chiunque manifesti qualunque sintomo riferibile a questa malattia deve subito informare il proprio medico di base".

Buone notizie sul vaccino

"Chi sta facendo la ricerca per i vaccini annuncia addirittura la possibilità di avere un vaccino per fine anno ha aggiunto inoltre Sileri a proposito della questione vaccino – Immagino quindi che i risultati che hanno siano molto, molto incoraggianti e che la strada è ben percorribile".

Tamponi per chi viene da area extra Schengen

"Bisogna pensare a strategie e non a tattiche future – ha proseguito poi a proposito dei controlli in entrata in Italia – è evidente che i controlli maggiori vanno fatti nei punti di partenza ma in un mondo globalizzato come il nostro dobbiamo anche far fronte a Paesi nei quali molti controlli non sono fatti e quindi dobbiamo farli noi. Credo che negli aeroporti debba essere utilizzato il tampone per i Paesi extra Schengen ma un esito negativo non dovrebbe dare il via libera immediato. A mio avviso per questi Paesi dove il virus corre di più, all'arrivo va fatto il tampone, poi si va nell'albergo prenotato e si sta in quarantena 5 giorni, si ripete il tampone, a proprie spese, e se negativo allora si ha il via libera alla circolazione perché due tamponi negativi a distanza di qualche giorno significa che non si è stati a contatto con il virus. L'uso del tampone è l'unica via".

Scuola: "Ripresa fondamentale"

A proposito della scuola il viceministro ha sottolineato che la sua ripartenza – è chiusa ormai dal lockdown – è fondamentale. "A settembre ci sarà la ripartenza e dobbiamo monitorare – spiega Sileri che poi ha iniziato ad analizzare i prossimi mesi – Molti si preoccupano di un'eventuale seconda ondata ed è possibile che il virus rialzi la testa, ma vedo molto difficile che ci possa essere una seconda ondata come la prima che abbiamo vissuto tra febbraio e marzo, con mille morti al giorno. Nessuno sa che cosa accadrà esattamente fra tre mesi ma se le cose continuano così dovrebbe andare tutto bene. La nostra sicurezza, della scuola ma anche degli uffici, degli ospedali, passa attraverso l'opera di screening e un uso spregiudicato dei tamponi".

"Mezzo milione di interventi non eseguiti per il Covid"

"C'è bisogno di più fondi per tutti e in particolare per il Centro-Sud. Questo è un problema storico soprattutto per le regioni che sono in piano di rientro – ha spiegato ancora l'esponente del governo Conte – sono rimaste indietro moltissime malattie, in primis le malattie neoplastiche". Sarebbero 12 milioni gli esami radiologici non fatti e mezzo milione gli interventi non eseguiti. "Va prestata molta attenzione per il recupero di ciò che non è stato fatto e per il potenziamento di quello che andrà fatto in futuro".

I mille euro di multa "giusti"

I cronisti hanno chiesto al viceministro anche un parere a proposito della multa da mille euro per chi non indossa la mascherina in luoghi al chiuso, prevista dall'ultima ordinanza della Regione Campania. "Non è pesante. Le regole devono essere chiare, semplici e vanno rispettate – è stata la replica di Pierpaolo Sileri – Dobbiamo pensare alla mascherina come agli occhiali: se serve la infili perché la mascherina al chiuso è necessaria e laddove non la si usa si mette a rischio la salute di chi si ha intorno ed è utile perché se si è positivo non si infettano gli altri. Ognuno di noi deve considerarsi potenzialmente a rischio. All'aperto invece, dove la distanza di sicurezza è mantenuta, la mascherina non serve ma se c'è movida, strade affollate allora la si tiene in tasca e si infila e poi la si toglie quando le condizioni lo rendono possibile".

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