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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Coronavirus, l'appello di Graziella Pagano: “Dimostriamo di essere una comunità”

La coordinatrice di Italia Viva chiede responsabilità ai napoletani

Un accorato appello è stato lanciato da Graziella Pagano, coordinatrice di Italia Viva, sulla questione dell'allargamento della “zona rossa” a tutta Italia. L'ex parlamentare, che ha combattuto negli ultimi mesi una battaglia contro una grave malattia, con un lungo post su Facebook ha chiesto ai napoletani di unirsi per sconfiggere il virus.  

“Cari Amici, Cari Compagni, le decisioni assunte dal Governo sono dure, ma necessarie. E, mi spiace contraddire qualcuno, il Decreto è molto chiaro. La verità, diciamocela tutta, è che una parte del Paese è refrattaria alle regole. Semplicemente se ne frega. E questo al netto dei pasticci istituzionali che pure ho segnalato. In momenti del genere si misura il grado di maturità di un grande paese civile. Le scene viste ieri fuori i supermercati dimostrano, senza dubbio, che su questo aspetto c’è ancora molta strada da fare. Parliamoci chiaro. Senza uno sforzo di responsabilità collettiva non ne usciremo. Ciascuno di noi si deve sentire parte di una grande battaglia. A tutti è richiesto di prenderne parte. A un certo punto i cittadini si devono affidare alle determinazioni dello Stato, senza lamentazioni e senza fiatare. Così è. Mi rendo conto che è difficile, capisco che stare a casa per i più giovani è una “restrizione” che non sopportano, comprendo tutte le vostre perplessità.

Solo che non è il momento. Ripeto non adesso. Ora tocca di dimostrare che siamo una comunità. Unita. Ho ancora fiducia, nonostante tutto, che ce la possiamo fare. In queste ore mi stanno scrivendo tanti commercianti, artigiani, imprenditori, professionisti insomma parte del ceto produttivo del paese. Sono, ovviamente, preoccupati. Perché gli stipendi vanno pagati, le spese ci sono, e il lavoro però è fermo. Per questo ritengo indispensabile uno sforzo ulteriore e significativo del Governo e della Regione in questo senso.

Si può chiedere maggiore flessibilità all’Europa, visto che l’emergenza ha colpito tutti i paesi ormai, lavorando a un pacchetto che preveda alcune misure possibili: dalla sospensione dei pagamenti di bollette, mutui, tasse, contributi previdenziali, oneri fiscali al rafforzamento degli ammortizzatori sociali per le imprese costrette a mandare in cassa integrazione i loro dipendenti. In buona sostanza. Ai cittadini il compito di fare i cittadini, alla Politica il compito non lasciarli soli. Né ora né dopo”.

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