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Maxicondono in Campania, arriva il sì della Consulta

Il governo aveva fatto ricorso contro il procedimento della giunta Caldoro che vuole le pratiche tra il 1985 ed il 1994 risolte entro il 31 dicembre 2015. Via all'autocertificazione

Ricorso del governo Renzi bocciato: a proposito del condono edilizio in Campania la Consulta ha dato ragione alla giunta regionale dell'ex governatore Stefano Caldoro.

Lo scorso agosto la Regione aveva fissato al 31 dicembre il limite massimo di tempo entro il quale i Comuni campani avrebbero potuto mettersi in regola per risolvere le pratiche dei condoni tra il 1985 ed il 1994: 300mila pratiche secondo Salvatore Visone, presidente dell'Ordine degli Architetti di Napoli.

Confermata la data, pratiche giacenti oramai da trenta anni dovranno essere ora chiuse e gli abusi ad esse relativi venire regolarizzati: le amministrazioni locali dovranno di fatto dire sì a tutti gli abusi eccetto quelli realizzati nelle aree di inedificabilità assoluta.

Ai Comuni andranno i relativi oneri, i proprietari vedranno invece sanate lo posizioni delle loro proprietà e potranno anche eventualmente vendere. Per sbrigare il tutto in tempi tanto ristretti è stata stabilita una procedura facilitata che consiste in una sorta di autocertificazione.

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