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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

"Consiglio comunale inutile, non ci ricandideremo"

Nel ribadire in aula la già annunciata fuoriuscita di Ricostruzione Democratica dal tavolo del centrosinistra, il consigliere Carlo Iannello attacca duramente la classe politica cittadina

Carlo Iannello e Simona Molisso, i due rappresentanti di Ricostruzione Democratica in Consiglio comunale, hanno dichiarato ufficialmente di non volersi candidare alla prossima tornata di elezioni amministrative.

È Iannello, nel suo intervento in Consiglio, a spiegarne le ragioni. “Vorrei soltanto condividere con l'aula, con la giunta e con la presidenza del Consiglio – dice l'ex Napoli è Tua – quelli che sono stati i motivi che hanno indotto la consigliera Molisso e chi sta parlando ad abbandonare il tavolo del centrosinistra nonostante, a settembre, avessimo organizzato un'assemblea pubblica con l'intento di sollecitare i rappresentanti delle forze politiche di quell'area”.

“Abbiamo partecipato alle prime due riunioni sperando e quando ne abbiamo capito la deriva facendo appello – prosegue Iannello – al Pd affinché si esprimesse un programma di rinnovamento sia delle politiche che delle classi dirigenti cittadine. Abbiamo anche aperto alla possibilità che fosse un candidato iscritto al Partito Democratico, giovane, che è attualmente nella segreteria nazionale del partito ma non è l'attuale candidato alle primarie, ad assumere il compito di riprendere questo rinnovamento di cui la città crediamo abbia bisogno”.

“Ci siamo sporcati le mani, abbiamo ricevuto critiche. Era una posizione difficile, perché avevamo sostenuto questa amministrazione nel 2011, e quindi al tempo espresso un giudizio fortemente critico nei confronti delle precedenti gestioni cittadine del centrosinistra”. Rd però ha poi abbandonato quel tavolo “quando ci è sembrato chiaro che le dinamiche messe in campo dal centrosinistra fossero non di rinnovamento”.

Messa da parte la volontà di partecipare al processo di rinnovamento di quello schieramento politico, Iannello annuncia di non cercare “collocazioni in liste o coalizioni, perché pensiamo che la politica sia una lotta per la formazione di idee e non per la conservazione del proprio micropotere”. “Un potere che francamente – va avanti il consigliere che denunciò la vicenda poi di “portata nazionale” dei biglietti gratuiti al San Paolo per i politici cittadini – in questi anni non abbiamo mai usato, anche rendendoci conto di quanto avremmo potuto ottenere utilizzando in modo per noi scorretto la funzione di consigliere comunale”.

“Siamo sempre rimasti fedeli all'idea, al tentativo di cambiare queste pratiche – spiega l'esponente di Rd – e la soddisfazione più grande è che nonostante questi cinque anni che ho trascorso in consiglio comunale non siamo cambiati. Una delle mie più grandi preoccupazioni all'inizio di questo mandato era la difficoltà di rimanere coerente. Con grande sforzo, non è stato semplice, ci siamo riusciti”.

Iannello ha quindi ringraziato – non senza una certa dose di ironia – tutte le figure di primo piano e non solo di questi ultimi anni di politica cittadina, maestri della “più formativa esperienza che avessimo potuto immaginare di intraprendere, e che non ha pari in nessuna scuola di alta specializzazione”. “Cosa abbiamo imparato in questi anni? – prosegue nel discorso il consigliere – Abbiamo potuto toccare con mano cosa è diventata oggi la rappresentanza politica. I processi che hanno trasformato la democrazia, verificare quale vuoto artificio retorico sia oramai la contrapposizione destra-sinistra, come i partiti si siano del tutto disintegrati un leadership personali sia locali che nazionali”.

“Tutti bene o male siamo entrati nel circuito della concorrenza dell'imprenditorialità – è la riflessione di Carlo Iannello – della produzione, e tutti ragioniamo come dei singoli individui in conflitto con tutto il mondo, perché viviamo in una dinamica concorrenziale avulsa da ogni valore, da ogni principio e da ogni possibilità di pratiche solidaristiche e comunitarie”. Il riferimento è alla società in generale, ma anche ai colleghi stessi di Iannello nel parlamento cittadino di via Verdi.

“È per questo che riteniamo privo di utilità l'impegno nell'assemblea elettiva – conclude l'esponente di Rd – mentre consideriamo molto utile continuare ad impegnarci nella società per riprendere le file di un discorso, affermazione di quei valori in cui noi crediamo, che non potrà essere un obiettivo del breve periodo”.

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