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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Libia, seimila profughi in Campania. Caldoro: "Pronti ad accoglierli"

Il criterio di distribuzione proposto da Roberto Maroni. Al vaglio dei tecnici delle prefetture caserme dismesse e strutture pubbliche in disuso. Croce rossa italiana pronta con i suoi circa 5 mila volontari campani

Mille profughi per ogni milione di abitanti: un criterio di distribuzione proposto da Roberto Maroni, ministro dell’Interno. Ci si preparar dunque ad accogliere la massiccia ondata di migranti proveniente dai paesi del Nord Africa.

In Campania il calcolo parla di una disponibilità prevista di circa seimila posti. Le Regioni, dunque, dovranno essere attrezzate per accogliere i migranti. Le uniche che saranno alleggerite dalla maxi-operazione di accoglienza saranno quattro: Sicilia, Puglia e Calabria sotto pressione a causa dei quotidiani flussi di immigrati; l’Abruzzo, regione ancora alle prese con l’impegno della ricostruzione dopo il terremoto.

Il delegato campano della Caritas, don Vincenzo Federico, ha però fatto sapere che solo con le strutture religiose non si riuscirà mai a soddisfare una richiesta così massiccia di ospitalità. Attualmente si contano 90 posti disponibili nella diocesi di Teggiano-Policastro; una decina in quella di Salerno; 50 a Napoli; 20 ad Aversa; 10 a Caserta. Duecento posti, non di più.

Anche la Croce rossa italiana è pronta a fare la sua parte con i suoi circa 5 mila volontari campani. Su Napoli potrebbero essere utilizzate la struttura della Croce rossa italiana di Pozzuoli, una scuola dismessa di Chiaiano e un immobile di proprietà comunale di Piscinola. Tre strutture che potrebbero accogliere circa 300 migranti. Ma al vaglio dei tecnici delle prefetture sono anche caserme dismesse e strutture pubbliche in disuso.

Come ha fatto sapere il governatore della Campania, Stefano Caldoro: "C’è già un elenco di siti possibili per accogliere gli immigrati. Dal ministro è arrivata una proposto molto equilibrata, legata all’appello arrivato dal Capo dello Stato di promuovere un lavoro coordinato. La richiesta è già arrivata a tutti i prefetti, i quali hanno avviato una valutazione tecnico-operativa sui vari siti prendendo in considerazione alcuni parametri: la grandezza delle regioni, i siti già disponibili e situazioni particolarmente impegnative su questo fronte come si trovano a vivere la Puglia e la Sicilia. C’è stata la disponibilità di tutti a collaborare e dal prossimo incontro entreremo nel merito delle questioni".

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