rotate-mobile
Politica

Cosentino salvato da Montecitorio: no all'arresto

Montecitorio ha respinto la richiesta di arresto, formulata dai magistrati napoletani, nei confronti di Nicola Cosentino. Lui dichiara: “Prendo atto di un voto che ha attraversato tutti gli schieramenti ed è andato oltre il numero della stessa maggioranza”

L'aula della Camera ha votato contro la richiesta di arresto di Nicola Cosentino. Il sottosegretario all'Economia, nonché papabile candidato del Pdl alle prossime elezioni regionali in Campania, vede chiudersi oggi la vicenda che lo ha portato al centro dell'attenzione negli ultimi giorni.

Quella di oggi è stata la seconda e ultima fase, dopo che il 25 novembre scorso la giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera aveva respinto la richiesta di arresto nei  suoi riguardi. In quell'occasione, contro l'arresto avevano votato11 deputati, in 6 si erano espressi a favore e uno solo si era astenuto.

Oggi Cosentino ha partecipato nell'Aula di Montecitorio al voto che lo ha “salvato” dall'arresto. Seduto nell'ultima fila dei banchi, a pochi posti di distanza dal legale del premier Niccolò Ghedini e dal presidente della commissione Giustizia della Camera Giulia Bongiorno, ha ricevuto, subito dopo il voto, gli abbracci e i baci dei colleghi della maggioranza che, pur di andare a congratularsi con lui per lo scampato arresto chiesto dai magistrati napoletani, hanno attraversato l'emiciclo.

Francesco Pionati lo stringe in un abbraccio affettuoso, mentre Mario Landolfi gli stringe calorosamente la mano. Ma la processione dei deputati, soprattutto campani, è lunghissima e lui sorride felice a tutti.

Cosentino ha quindi commentato con la stampa: "Non si è mai contenti di difendersi da accuse così infamanti; ma prendo atto di un voto che ha attraversato tutti gli schieramenti ed è andato oltre il numero della stessa maggioranza".

Uscendo dall'Aula, il sottosegretario dichiara: "Ho ascoltato gli interventi in religioso silenzio e non ho votato".

Quindi, Fabrizio Cicchitto,  presidente dei deputati del Pdl, sottolinea la grande maggioranza di voti che hanno respinto la richiesta d'arresto: "Il voto a scrutinio segreto, che ha bocciato la richiesta d'arresto dell'on. Nicola Cosentino, ha messo in evidenza che un gran numero di deputati, anche al di là dei confini della maggioranza, ha respinto un'autentica forzatura caratterizzata da un indubbio fumus persecutionis".
Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cosentino salvato da Montecitorio: no all'arresto

NapoliToday è in caricamento