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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Monte di procida

Nuova intimidazione al sindaco di Monte di Procida: "Clima di tensione"

Poco tempo fa un incendio è stato appiccato a pochi passi da casa sua e la sua auto è stata presa di mira già altre volte. La solidarietà di Della Ragione e Manzoni

Ancora preso di mira Peppe Pugliese, sindaco di Monte di Procida. Qualcuno ha infierito contro la sua auto.

"Ieri sera mentre ero a Villa Matarese - ha scritto il primo cittadino facendo riferimento ad un avvenimento avvenuto domenica sera - per assistere ad uno spettacolo qualcuno ha preso a calci la portiera della mia auto e poi ha infierito con un oggetto contundente graffiandola dalla testa alla coda. È più di un atto vandalico, è un gesto inaccettabile, è il segno dell’aria che respiriamo in questi mesi. Stamattina ho denunciato tutto ai carabinieri della stazione locale e ho raccontato anche ciò che vivo da mesi, mi riferisco ad un clima di tensione, di nervosismo di sfoghi incomprensibili".

"È la terza volta che la mia auto viene presa di mira da balordi, ma ora dico basta! - aggiunge nel suo post su Facebook Pugliese - Non molte settimane fa un incendio, probabilmente di matrice dolosa, ha lambito la mia casa arrecando notevoli danni anche alla mia famiglia. Sono sceso in strada e un gruppo di cittadini, di certo scossi e confusi per l’accaduto, ha deciso di urlarmi contro e spintonarmi, quasi come se fosse colpa mia, anche le fiamme. Ho cercato di calmare gli animi, di rassicurarli, ma tutto ciò mi ha profondamente turbato, perché ho provato la sensazione di essere diventato per l’ennesima volta il parafulmine di problemi che prescindono dalla mia volontà. La violenza contro le persone è di per sé esecrabile. Ma assume un senso di ulteriore gravità quando colpisce le rappresentanze istituzionali che, in democrazia, andrebbero rispettate a prescindere dai giudizi di merito sulle persone. Solo due giorni fa un consigliere della lista Onda Civica, invece di esercitare il suo diritto/dovere al confronto, ha usato i social per apostrofare me come un 'essere viscido' ed i miei sostenitori come 'imbecilli'. Avete capito bene ha usato proprio queste parole! Non ricordo punti più bassi nella storia politica recente. Il principio della democrazia, dell’opposizione che aiuta al confronto si è veramente ridotta al vilipendio?".

"Ci sono in dirittura di arrivo grandi appalti, imponenti opere pubbliche, aree urbanistiche da ridisegnare, un porto da completare, tutto questo potrebbe dare nuova linfa economica alla nostra cittadina, ma dobbiamo essere uniti, mettere insieme la parte sana della città, quella che non usa la violenza, il fango, la minaccia, ma si confronta con civiltà. Intanto da uomo credo di avere diritto a vivere una vita serena con la mia famiglia al di là di inqualificabili episodi. Confido nella nostra comunità, fatta di gente sana, virtuosa, che conosce il sacrificio, confido in voi per isolare gli incivili", conclude il primo cittadino del comune flegreo.

La vicinanza dei sindaci di Bacoli e Pozzuoli

Il sindaco di Bacoli Josi Gerardo della Ragione e quello di Pozzuoli Gigi Manzoni hanno espresso vicinanza al collega.

"Caro Peppe, a nome mio, dell’Amministrazione Comunale e della comunità di Bacoli, ti manifesto incondizionata solidarietà per quanto ti è accaduto. E, ancora di più, per quanto racconti. Fatti ed emozioni che comprendo, molto. Hai la più piena vicinanza umana ed istituzionale. Un abbraccio a te, ed a tutta la comunità di Monte di Procida", sono state le parole del primo cittadino bacolese. Così quello puteolano: "Esprimo vicinanza e solidarietà da parte mia, dell'amministrazione di Pozzuoli e di tutti i Puteolani a Peppe, sindaco e amico. Vai avanti Peppe, la Città Flegrea è con te".

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