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Terra dei fuochi, De Girolamo: “Le bonifiche le paghi chi ha inquinato”

Nunzia De Girolamo, ministro delle Politiche agricole, auspica sanzioni più pesanti per chi ha avvelenato la Terra dei fuochi. "Bene l'accordo tra Regione e capitaneria di porto"

Il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, interviene nel dibattito sulla Terra dei fuochi. “Chi ha inquinato deve pagare le bonifiche – spiega la De Girolamo – e va sanzionato con maggiore efficacia chi è colluso e chi è stato complice. Su questo non possiamo tacere. Sarà dura, come tutte le riforme che si possono e devono fare in Campania, ma chi è dalla parte della legalità oggi deve scegliere dove stare”.

Il ministro si è inoltre detto in sintonia con il procuratore aggiunto di Napoli Nunzio Fragliasso. Fragliasso ieri, nel corso di un incontro, aveva sottolineato che quanto la criminalità organizzata “ha fatto e continua a fare nella Terra dei fuochi è possibile solo grazie a un humus fertile, composto da consensi, complicità e assenze”.

“Per questo il governo ha deciso di attivare una task force coinvolgendo le istituzioni a tutti i livelli – ha sottolineato il ministro De Girolamo – in modo da cercare di dare il massimo sostegno all'azione della magistratura. Ora bisogna tradurre in fatti quanto stabilito. La perimetrazione delle aree inquinate deve procedere e la Regione deve continuare a compiere un enorme sforzo”.

Per il ministro, l'intesa siglata ieri tra la Regione e la capitaneria di porto, “è un passo importante”. “Occorre, però, che lo Stato acceleri la riforma riguardante la classificazione dei reati: chi inquina va sottoposto alla normativa antimafia più rigida perché distrugge il territorio, avvelena i nostri figli e cancella le regole sane del mercato”, ha concluso il ministro.

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