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Bagnoli, la situazione: "Suoli ancora al centro di una contesa tra diversi soggetti"

Il futuro dell'ex area industriale in una riunione congiunta delle Commmissioni Ambiente e Politiche Urbane del Comune di Napoli. Presente anche il Commissario di Governo Floro Flores

Riprendere la discussione su Bagnoli già avviata nelle commissioni e fare il punto sullo stato degli interventi già effettuati e su quanto avverrà nei prossimi mesi. I presidenti Gaudini e de Majo hanno spiegato così lo spirito della riunione congiunta delle Commissioni Ambiente e Politiche Urbane del Comune di Napoli che ha visto al tavolo, oltre agli assessori competenti, anche il Commissario di governo Francesco Floro Flores e i rappresentanti di Invitalia, soggetto attuatore, su incarico del Governo, del programma di bonifica e rilancio dell’ex area industriale.

Gli assessori Piscopo e Del Giudice, nel corso dei rispettivi interventi, hanno ricordato l’attività progettuale portata avanti dall’Amministrazione comunale fin dal suo insediamento e la partecipazione alla stesura del PRARU (Piano di Risanamento Ambientale e di Rigenerazione Urbana) approvato dal tavolo interistituzionale. Dopo il parere, atteso in settimana, per completare la Vas (Valutazione ambientale speciale), saranno pubblicate le analisi di rischio e si potrà partire con le gare.

"È sbagliato - ha spiegato l'assessore Piscopo - sostenere che la vicenda Bagnoli non vada avanti perché è mancata la pianificazione e la progettazione, mentre il problema è che quei suoli sono al centro di una contesa tra diversi soggetti. In questa cornice di complessità, si è però continuato a lavorare alla stesura del piano, che indica nel dettaglio tutte le attività che saranno realizzate, a partire dalla rimozione integrale della colmata. Tutto il percorso tecnico è stato poi accompagnato dal momento partecipativo, che ha visto numerosi momenti di confronto con la collettività. Ora occorrerà individuare i dirigenti da far sedere nella cabina di regia, e questo dato andrà sottoposto all’attenzione del Consiglio Comunale".

Anche l’assessore Del Giudice ha sottolineato l’importanza del metodo, l’idea dei tavoli tematici per non rallentare le azioni tecniche necessarie alla bonifica e alla rimozione dei rifiuti, il lavoro per definire i progetti di bonifica, la rimozione dei contenitori di amianto, l’utilizzazione sperimentale di piante per la bonifica dei terreni, la gestione della barriera idrica grazie ad un accordo di programma basato sulla custodia giudiziale dinamica, le attività di caratterizzazione, la gara di progettazione già partita, e poi bloccata per un ricorso.

Per la parte infrastrutturale, vi sono poi una serie di opere che si intersecano e che ricadono nell’area extra SIN (Sito di Interesse Nazionale), per la quale occorre la collaborazione di altri soggetti, come la Regione Campania per la bonifica integrale dei collettori fognari. Resta la preoccupazione per le risorse, e su questo occorre grande collaborazione per l’individuazione di fonti di finanziamento che garantiscano certezza sui flussi.

Per il Commissario di governo Floro Flores, la difficoltà principale è che Bagnoli diventa spesso teatro di scontro politico e viene guardata come un unicum, mentre porta con sé un’enorme complessità. Il lavoro svolto fino ad ora, ha spiegato, ha visto l’acquisizione del PRARU e l’impegno per ottenere al più presto la Vas, necessaria per andare avanti con la procedura e riunire la cabina di regia. Resta il nodo del 60% dei terreni sequestrati, mentre si procede su quelli liberi con le attività previste. Quanto alle risorse, ci sono 120 milioni disponibili, ma, per poterli spendere, c’è bisogno che tutte le aree siano libere e tutti i progetti definiti. "Questo è il nodo principale", ha sottolineato Floro Flores, rispondendo ad una serie di osservazioni dei consiglieri, perché con i progetti esecutivi pronti, si potrebbe anche chiedere il dissequestro delle aree, come già fatto per il "Turtle point". Il dato della spesa totale è di 1 miliardo e 800 milioni, di cui 600 a carico dei privati. Con i Ministeri si sta lavorando per capire come garantire la certezza dei finanziamenti nei prossimi anni.

Per il presidente della decima Municipalità Diego Civitillo le perplessità espresse dai consiglieri corrispondono, in buona parte, a quelle del territorio: "Come Municipalità si è cercato sempre di lavorare favorendo l’informazione e la partecipazione dei cittadini, ma si ritiene che vada costruito un percorso di partecipazione ancora più strutturato, utilizzando strumenti riconosciuti. Le perplessità principali riguardano i finanziamenti e i tempi tecnici della bonifica e la destinazione della colmata".

Claudio Collinvitti di Invitalia ha chiarito che i costi della bonifica, definiti sulla base delle analisi effettuate e su un’ipotesi di destinazione d’uso delle aree, che senza l’approvazione definitiva del PRARU non è certa, risultano pari a 388 milioni, ma è ovvio che l’interesse è di ridurli al massimo, un obiettivo che si sta tentando di raggiungere attraverso l’utilizzo, in dieci siti, di 150 specie arboree per purificare il terreno.

La colmata verrà, una volta eliminati gli elementi inquinanti, riutilizzata per la quasi totalità all’interno del parco, con costi molto bassi. Una decisione presa all’esito della caratterizzazione, certificata da enti pubblici terzi. Quanto a Città della Scienza, la nuova posizione, come previsto dal Piano, sarà alle spalle di quella attuale, mentre, sulla zona rossa, è previsto un tunnel che dalla Porta del Parco, passando al di sotto dell’abitato di Bagnoli, arriverà fino alla Tangenziale. Infine le gare, alcune già partite, altre da perfezionare, ma sempre tenendo presente la possibilità di ricorsi, una certezza più che un’ipotesi alla luce di quanto avviene solitamente.

LE REAZIONI DEI CONSIGLIERI COMUNALI

Diverse ed articolate le osservazioni dei consiglieri, riprese anche negli interventi dei relatori. Coppeto (Napoli in Comune a Sinistra) per invitare alla prudenza ed esprimere la contrarietà al commissariamento, la necessità di capire se è possibile fare qualcosa per sbloccare i contenziosi, se le risorse per la bonifica sono sufficienti e se si può procedere con le attività nelle aree libere, senza attendere la bonifica complessiva. Buono (Verdi-Sfasteriati) per condividere il richiamo alla prudenza e rivendicare la pianificazione urbanistica degli anni precedenti. L’unico luogo deputato alla pianificazione resta il Consiglio comunale, che deve essere messo in condizioni di poter fornire la sua collaborazione, chiarendo bene i tempi complessivi. Lebro (La Città) per criticare le discussioni fatte al di fuori dell’assise cittadina e apprezzare la riunione convocata oggi. Il commissario ha detto che occorre ancora attendere, però nel frattempo nomina un consulente. Occorre dire con certezza qual è il destino dell’area e indicare dei tempi certi per gli interventi. Infine, va convocata con urgenza un’altra riunione rispetto all’indicazione dell’assessore Piscopo di individuare i dirigenti da far partecipare alla cabina di regia. Brambilla (Movimento 5 Stelle) per esprimere contrarietà, come sempre fatto, alla figura del commissario, che oggi avrebbe dovuto dire come fare la bonifica, lasciando poi al Consiglio la pianificazione. Sui contenuti del piano, non dovevano essere previste residenze perché si è in zona rossa; va spiegato come si estenderà la rigenerazione ambientale alle aree circostanti il Sin, come avrà luogo la ricostruzione di Città della Scienza, come si intende procedere rispetto ai contenziosi e alla parte delle infrastrutture e dei trasporti, dove sarà portata la colmata rimossa e come saranno coperte le spese nei prossimi anni. Venanzoni (Partito Democratico) per chiedere se l’Amministrazione condivide l’indicazione del commissario e se ha una posizione propria rispetto ad essa. Il commissario deve poi indicare tempi certi rispetto alla programmazione delle attività. I presidenti Gaudini e de Majo, in chiusura, hanno assicurato una rapida convocazione di altre riunioni per approfondire i temi proposti.

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