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Domenica, 28 Aprile 2024
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Bagnoli, la grande incognita della bonifica a mare: serve la valutazione sui costi per realizzarla

Il sindaco Manfredi: "Avviato lo studio di progettazione delle bonifiche a mare. Nella prima fase completeremo la bonifica a terra"

Per il futuro dell'area di Bagnoli resta la grande incognita della bonifica a mare. E' quanto spiegato dal sindaco di Napoli e commissario straordinario di governo per la bonifica di Bagnoli, Gaetano Manfredi, nel corso della riunione della Commissione consiliare comunale ambiente. 

Finora - ha spiegato il primo cittadino partenopeo nel corso del suo intervento - si è solamente discusso del recupero della balneabilità dell’area, ma non è stata fatta una valutazione sui costi per realizzarla. Il vero problema non è infatti la colmata, ma la bonifica dei 2,5 milioni di metri cubi di sedimenti che giacciono sul fondale marino, un’operazione molto delicata che richiede risorse che al momento non sono quantificabili. Per queste ragioni nel breve periodo si procederà con i progetti per le infrastrutture e con le bonifiche a terra finanziate, mentre nel medio periodo si affronterà il tema delicato della bonifica a mare e, nel lungo periodo, si valuteranno attentamente eventuali modifiche del Praru, possibili in virtù dei poteri derogatori concessi alla struttura commissariale, che richiedono tuttavia un quadro più preciso della fattibilità dei progetti e delle risorse necessarie per realizzarli.

"Nella prima fase noi completeremo la bonifica a terra, che è già stata avviata, utilizzando le risorse che sono già disponibili. In parallelo verrà fatta la progettazione sia delle opere ferroviarie, di trasporto, viarie, idrauliche, che sono opere molto impegnative, per l'accessibilità e la messa in sicurezza del sito. E' stato, poi, avviato lo studio di progettazione delle bonifiche a mare, che è un aspetto molto delicato. E' chiaro che qualsiasi valutazione e modifica, verrà fatta a valle di una valutazione concreta, della disponibilità e delle necessità economiche e della valutazione della fattibilità tecnica delle scelte", ha spiegato Manfredi.

La progettazione sugli scarichi

"Il progetto che è in corso di redazione da parte del soggetto attuatore Invitalia, che è quello che abbiamo potuto vedere fino ad oggi, prevede dei miglioramenti con il raddoppio delle acque nere che vengono convogliate verso l'Emissario di Cuma e quindi non partecipano proprio agli scarichi a mare. Inoltre le acque vengono setacciate con grigliature e filtrate con filtri ad alta intensità, prima di essere scaricate a mare. Infine l'uscita delle acque, ordinariamente parlando, avviene ad una profondità di 50 metri attraverso condotte che si allontanano dalla costa, assicurando quindi una maggiore diluizione delle acque", ha spiegato il subcommissario di Bagnoli Filippo Rossi.

I poteri derogatori per abbreviare le procedure

"Nel decreto che ha indicato il sindaco di Napoli come commissario, sono richiamate le disposizioni derogatorie adottate, tanto per intenderci, per il ponte Morandi di Genova, le disposizioni del Pnrr e quindi i poteri derogatori che in questo momento consentono di intervenire da parte delle pubbliche amministrazioni per abbreviare le procedure. Questo potrebbe consentire, con la dovuta cautela, di rendere più brevi anche i tempi degli affidamenti, delle gare e quindi, in ultima analisi, le operazioni di bonifica", ha spiegato l'altro subcomissario Dino Falconio. 

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