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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Batosta Tari, aumenti fino al 22%: Manfredi dà la colpa a de Magistris, Baretta minimizza

Il Consiglio comunale ha approvato la delibera sull'aggiornamento delle tariffe, ferme dal 2019. Il primo anno l'aumento dovrebbero venire riequilibrato da un fondo in realtà destinato già ad attenuare gli effetti del rincaro energetico

Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato ieri a maggioranza la delibera sull'aggiornamento annuale delle tariffe Tari, la tassa sui rifiuti: sono stati 25 i voti favorevoli, contrari i consiglieri di Forza Italia e quelli del Gruppo Misto Alessandra Clemente e Toti Lange.
La tariffa registrerà un aumento del 13 per cento per le utenze domestiche e del 22,5 per cento in media per tutte le categorie di utenze non domestiche. In merito, la relazione dell'assessore al Bilancio del Comune di Napoli evidenzia comunque che per il 97 per cento delle utenze domestiche l'aggravio si attesterà al 10,6 per cento.

Manfredi: “Scelte che in passato avrebbero evitato 5 miliardi di debiti”

Un aumento comunque importante e certamente impopolare, al punto da spingere il sindaco Gaetano Manfredi a giustificare la situazione venutasi a creare tirando in ballo l’amministrazione precedente guidata da Luigi de Magistris: "In passato se si fosse agito con verità non avremmo trovato una città con 5 miliardi di debiti, ma in equilibrio finanziario. Nel 2020 la base imponibile comunicata dal Comune era gonfiata con cittadini defunti o aziende cessate. Gonfiando la base imponibile, in passato si è riuscito a mantenere la tariffa bassa. Il Comune ha dovuto ridurre la base imponibile a causa di una diffida di eliminare l'utenza fittizia”.

Baretta minimizza: “Aumento inferiore a quanto si temesse”

L’assessore Baretta dal canto suo ha sottolineato che "le nuove tariffe comprendono l'aumento dei costi del servizio calcolati nel 2023, rispetto a quello del 2019 ultimo anno di determinazione delle tariffe, e pertanto nel valutare la misura dell'incremento va tenuto conto di questa anomalia che se oggi produce un aggravio dei costi per i contribuenti ha anche prodotto un risparmio nel triennio scorso". “L'incremento della tariffa per le utenze domestiche è ridimensionato rispetto ai timori emersi nei giorni scorsi”, ha ancora aggiunto l’esponente della giunta Manfredi.

Più rate e ‘sconto’ energetico finale

Da Palazzo San Giacomo c’è consapevolezza comunque del peso specifico della nuova richiesta, e infatti Baretta ha sottolineato che l’amministrazione ritiene “necessario e giusto adottare politiche di attenuazione dell'impatto sui cittadini attraverso una maggiore rateizzazione rispetto a quella normalmente adottata, modificando il regolamento di gestione della Tari”. Insomma, sarà possibile spalmare ancora di più la tassa, che è già possibile rateizzare.

Inoltre, il Comune metterà a disposizione un fondo da 6,5 milioni di euro finalizzato a compensare parzialmente le famiglie delle maggiori spese energetiche, fondo che verrà erogato proprio usando gli elenchi Tari e verrà erogato in concomitanza col saldo Tari. Un modo per addolcire la pillola quindi, con la concreta possibilità che per un anno la tassa non pesi più di quanto non abbia fatto già negli anni scorsi

Il futuro di Asìa

Per quanto riguarda Asìa, Manfredi ha sottolineato ancora una volta quanto ha trovato al suo arrivo a Palazzo San Giacomo e cosa avverrà nel prossimo futuro. “Al momento dell'insediamento dell'attuale giunta, erano presenti meno di 2mila spazzini con personale anziano, con una forte esternalizzazione – ha precisato il primo cittadino – Entro il 2025 l'azienda si troverà in una situazione di personale interno potenziato di 500 unità, a cui si devono aggiungere 100 autisti e nuove spazzatrici". Infine una richiesta ai cittadini: “Maggiore responsabilità nel conferimento dei rifiuti, soprattutto per i rifiuti speciali".

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