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Discarica Chiaiano, c'è lo stop temporaneo dei conferimenti

Incontro in Provincia tra consiglieri, tecnici Sapna e comitati che incassano un'importante vittoria. Fermi tutti gli sversamenti per i dovuti controlli. Questa sera un'assemblea pubblica al Presidio Antidiscarica

Una delegazione dei comitati antidiscarica (Presidio Permanente contro la Discarica di Chiaiano e Marano, Comitato Civico Cambiamo Mugnano e Rete Commons) è stata ricevuta ieri pomeriggio dai capigruppo dei consiglieri Provinciali nella sede di Santa Maria La Nova.

L’incontro è stato accordato in seguito all’occupazione della stessa sede provinciale (sgomberata in modo duro dalle forze dell’ordine), avvenuta lo scorso giovedì 3 novembre, seguita poi il giorno dopo da una mobilitazione cittadina pacifica chiamata “Occupy Cesaro”, tenutasi sempre a Santa Maria La Nova, caratterizzata anch’essa da un atteggiamento ingiustificatamente duro delle forze dell’ordine.

I cittadini dell’area nord di Napoli hanno così ottenuto, dopo mesi di proteste, di poter essere ascoltati dagli organi di competenza (Provincia). I consiglieri provinciali hanno richiesto ai comitati tutta la documentazione raccolta in questi anni a prova della cattiva gestione dell’invaso di Chiaiano (dati ufficiali della Procura), degli enormi disagi creati dal sito (come i miasmi insopportabili, ben oltre il limite imposto dalla normativa europea 12/2006) e il rischio sempre maggiore di danni alla salute dei cittadini (malattie in aumento, geyser di percolato di cui esistono persino prove filmate e non ultimo il rischio di inquinamento delle falde acquifere a causa degli scadenti materiali usati per l’impermeabilizzazione dell’invaso). Inoltre dai documenti raccolti dai comitati emerge anche che l’inderogabile data di chiusura di Cava del Poligono è quella del 31 dicembre 2011, che nessun ampliamento può essere previsto nel progetto (mentre il sospetto ricade su interventi di messa in sicurezza che potrebbero mascherare un vero e proprio ampliamento dell’invaso) e sulla residuale capienza dell’invaso, ormai saturo (un documento a firma del Presidente Cesaro datato febbraio 2011 stimava la capienza rimasta in non oltre 50mila tonnellate, oggi quindi certamente raggiunte).

A seguito dell’incontro, che ha visto la presenza di una delegazione dei comitati, del Consigliere del Comune di Napoli Pietro Rinaldi, dei capigruppo di maggioranza e minoranza del Consiglio Provinciale, del Presidente del Consiglio Provinciale Rispoli, e della Sap.NA, nella persona dell'Ing. Perrillo, è stato convocato un Consiglio Provinciale monotematico su Chiaiano per il giorno 14 Novembre alle ore 14.00. Inoltre, i consiglieri provinciali, esaminate tutte le carte, hanno deciso di sospendere a tempo indeterminato ogni sversamento in discarica per poter effettuare i dovuti controlli. La notizia ufficiale arriva anche dalla stessa Sapna, società coordinata dalla Provincia di Napoli che si occupa della gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Giovanni Perillo, direttore tecnico, ha infatti comunicato in una nota: "La decisione è stata presa per effettuare una serie approfondimenti tecnici nell'invaso”.

A commentare per primo, tra i rappresentanti delle istituzioni locali, la sospensione a tempo indeterminato dei conferimenti nella discarica di Chiaiano da parte della Sap.Na è stato il consigliere comunale di Napoli è Tua, Pietro Rinaldi, espressione dei comitati antidiscarica proprio di Chiaiano. “Finalmente! La scelta di Sap.Na di chiudere per accertamenti tecnici conferma tutte le nostre ragioni – ha dichiarato Rinaldi -. E' evidente che se anche il gestore che è comunque subentrato in una situazione complessa, succedendo alla Ibi che non aveva certificazione antimafia, ritiene di dover effettuare accertamenti, dopo che la magistratura ha prima sequestrato un'area e poi aperto un nuovo fascicolo sulla discarica, non resta che raggiungere il risultato più importante : la chiusura definitiva della discarica” Il consigliere ha poi sottolineato che l’invaso è ormai saturo e che i disagi per i cittadini sono ormai innumerevoli: “Sappiamo che è assolutamente antieconomica la discarica di Chiaiano, sappiamo che i documenti della Regione Campania e della Provincia di Napoli parlano di un invaso che ha già raggiunto i limiti di capienza, ma soprattuto sappiamo che da troppo tempo i cittadini di quell'area soffrono disagi insopportabili”. “Chiaiano deve chiudere – ha concluso Rinaldi – ed è per questo che ci aspettiamo che il Consiglio Provinciale di lunedì 14 prenda atto di questa situazione.” Il consigliere, inoltre, da domani si insedierà nella commissione di inchiesta che il Comune di Napoli ha deciso di attivare proprio sulla vicenda della discarica di Chiaiano.

I comitati antidiscarica hanno invece affidato a Facebook l’annuncio di questa prima importante vittoria: “Da ieri sera è stato comunicato da Sap.Na che i conferimenti nella discarica di Chiaiano sono stati sospesi a tempo indeterminato” - si legge sulle pagine dedicate alla protesta contro l’invaso - Si tratta di accertamenti sul cattivo funzionamento della discarica a seguito delle proteste degli ultimi mesi e delle nuove inchieste”. “Sono stati giorni intensi e carichi di passione e lotta, con l’occupazione, lo sgombero forzato e gli scontri con la polizia del giorno seguente” dichiarano i comitati che la scorsa settimana, come abbiamo detto, hanno dato vita a due intense giornate di lotta.

“Grazie alla lotta dei cittadini di Chiaiano e dell'area nord, grazie a tutti coloro che ci sono stati vicini, oggi possiamo dire di aver conquistato un'importante vittoria” hanno commentano i portavoce dei comitati Antonio Musella, Egidio Giordano e Ivo Poggiani (Consigliere dell’ottava municipalità). “Ciò che abbiamo sempre detto (argilla scadente, cattiva captazione del percolato, allargamenti mascherati) ora induce la stessa Sap.Na, che gestisce la discarica, a fermare tutto per accertamenti, dopo che la magistratura ha fatto altrettanto. Per noi questa sospensione a tempo indeterminato deve diventare ben presto la chiusura definitiva e l'avvio di una nuova stagione di riqualificazione per Chiaiano e l'area nord” – hanno proseguito Musella, Giordano e Poggiani. “Oggi esultiamo con i cittadini del territorio, ma già il prossimo 14 novembre saremo in presidio nuovamente a Santa Maria la Nova in occasione del consiglio provinciale monotematico su Chiaiano – annunciano dai comitati – Ora dobbiamo arrivare alla chiusura formale nel più breve tempo possibile ed è evidente che questa vittoria dà forza alla battaglia contro qualsiasi ipotesi di nuova discarica magari nel territorio di Marano”. “Portiamo a casa una importante battaglia, ora dobbiamo vincere la guerra.” – hanno concluso i 3 attivisti. I comitati ricordano, inoltre, come per arrivare a questa decisione, ancora oggi decine di persone sono sottoposte a provvedimenti giudiziari: "Proprio in questi giorni c'è una nuova udienza del processo che vede imputati oltre una decina di cittadini dei comitati per l'occupazione dell'Arpac, ente che le inchieste della magistratura hanno rilevato corrotto ed “addomesticato” dal potere politico".

Esprime la sua soddisfazione per la chiusura della Cava del Poligono a Chiaiano anche il Sindaco di Mugnano Giovanni Porcelli: "Finalmente la Sapna ha preso una decisione nell'interesse del territorio, finisce una tragedia durata troppo: per mesi abbiamo dovuto sopportare cattivi odori e altri disagi, speriamo che sia una decisione definitiva e che non sia il preludio a scelte ancora più dolorose. Proprio ieri in Provincia  - continua il primo cittadino - abbiamo deciso di non firmare l'accordo di programma proposto da Caliendo: immaginare nuovi siti a Marano o a Chiaiano è una scelta che non tiene conto dei sacrifici fatti sino ad oggi. Ci hanno inserito in un ambito con Afragola e Cardito e non con Giugliano proprio per non tenere in considerazione degli scempi fatti su tutta l'area sino ad oggi. Noi abbiamo proposto delle alternative valide che spero vengano prese in considerazione. Il nostro lavoro continuerà nella direzione della raccolta differenziata, questo mese siamo al 66%, e nella progettazioni di alternative alle discariche e agli inceneritori".

Quello che appare ormai come un dato di fatto è che il merito di questa prima vittoria (che, anche se con grosso ritardo, finalmente riconosce le ragioni di una popolazione allo stremo, sfiancata dagli inenarrabili disagi) va assegnato a tutti quei cittadini che non si sono rassegnati ad un destino che sembrava già segnato ed hanno lottato per difendere il proprio inalienabile diritto alla salute e garantire un futuro più sicuro ai propri figli.

Questa sera per chi vorrà informarsi e partecipare, i comitati antidiscarica terranno un’assemblea pubblica alla Rotonda Rosa dei Venti di Marano (più nota come Titanic) a partire dalle ore 18.30.

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