Patent box: cos'è e quando potrebbe servirtene una a Napoli
Come accedere all'agevolazione dopo le ultime novità legislative
Patent box tradotto letteralmente dall'inglese significa scatola di brevetto: è un’agevolazione fiscale riservata a chi ha redditi che provengono da uno o più beni intangibili ovvero
- software,
- brevetti industriali,
- marchi di impresa,
- disegni e modelli,
- informazioni aziendali
- esperienze tecnico-industriali, comprese quelle commerciali o scientifiche (know-how)
a patto che tali beni siano espressione delle attività di ricerca e sviluppo svolte dallo stesso contribuente.
La Patent Box è opzionale, ha durata limitata nel tempo ma rinnovabile, e dà diritto a una deduzione dall’imponibile (cioè dal reddito soggetto a tassazione) sia ai fini Ires che ai fini Irap.
Introdotta nel 2014 e poi aggiornata con la cd. legge di stabilità 2016, la Patent box è stata nuovamente modificata nel 2019 con l’intento di facilitare e renderne meno onerosa la fruizione da parte dei contribuenti.
L'accesso alla Patent Box è articolato in relazione alle diverse modalità di utilizzo dei beni immateriali agevolabili, dal cui sfruttamento discendono i redditi.
Patent Box vecchia versione
La Patent box ante 2019 prevede che
- in tutte le ipotesi di utilizzo diretto del bene intangibile, la fruizione del beneficio è subordinata al ruling obbligatorio, ovvero alla preventiva sottoscrizione di un accordo con l’Agenzia delle Entrate, (cd.),
- in caso di concessione in uso del bene o di plusvalenze realizzate in ambito infragruppo, il ruling è facoltativo
- se la concessione in uso o le plusvalenze sono realizzate attraverso rapporti con soggetti indipendenti, non è richiesto alcun tipo di ruling.
Questa disciplina non consente ravvedimento degli errori eventualmente commessi in fase di determinazione del reddito agevolabile.
Nuova Patent Box
Il nuovo regime ha introdotto un'alternativa al ruling consentendo di autoliquidare il beneficio in dichiarazione sulla base di un preciso "set documentale".
La documentazione rappresenta non solo la condizione per accedere all'agevolazione in tutti i casi di utilizzo diretto del bene intangibile ma ha anche l'effetto di esimente per le sanzioni nei caso di controlli da cui dovessero risultare errori nell’autoliquidazione.
La fruizione del beneficio è articolata nell’arco temporale di tre anni.
Vecchia o nuova Patent Box?
Il Contribuente può scegliere se attivare la procedura previgente oppure procedere con la nuova all'autoliquidazione. Il regime introdotto nel 2019, infatti, non ha spazzato via la Patent box tradizionale.
Attenzione: come ha chiarito recentemente l’Agenzia delle Entrate, i proventi derivanti da un contratto di licenza e co-sviluppo di un brevetto non entrano tra i redditi agevolati da patent box per la parte riguardante il rimborso dei costi di ricerca e sviluppo del progetto.
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