Invito a tavola: come comporre un menù perfetto
Fare la lista dei piatti da preparare non basta: bisogna creare un'armonia di sapori e colori e non dimenticare il vino
Comporre un menù non è solo questione di fare una lista di cibi e bevande. Significa soprattutto organizzare una sequenza di piatti che siano in grado di risultare piacevoli in pari misura e contemporaneamente per la vista, l'olfatto e il palato.
Un buon menù, quindi, è importante non solo per fare bella figura se si invita qualcuno a casa, ma ogni giorno, in modo da rendere sempre piacevole il momento del pasto in famiglia. Ecco alcuni piccoli segreti:
- Ad un antipasto robusto - ad esempio a base di salumi e formaggi o di fritture - dovrebbe sempre seguire un primo piatto leggero.
- Decisamente da evitare le ripetizioni nelle portate e nella cottura: ad un primo in umido, ad esempio, non dovrebbe mai seguire un secondo ancora in umido, a prosciutto crudo nell'antipasto non dovrebbe seguire un secondo a base di prosciutto crudo, etc
- Se il menù è a tema - ad esempio tutto a base di funghi o carne - le diverse portate dovrebbero essere preparate con differenti tipi di cottura, in modo da avere aspetto e sapore diversi
- A piatti freddi - a meno di non essere in piena estate - è bene far seguire piatti caldi
Il numero perfetto di portate
Il numero di portate perfetto non esiste: tutto dipende molto dall'occasione, dal tempo a disposizione, dalle persone. Generalmente, però:
- un pranzo classico all'italiana è costituito da almeno 4 portate:
antipasto, facoltativo,
un primo asciutto o in brodo (preferibilmente a cena)
un secondo di carne o pesce
contorno (almeno uno)
dolce e/o frutta.
- un pranzo europeo, di impronta francese, richiede
una entrée
un unico piatto "importante",
un contorno
una chiusura, costituita da formaggio, dolce o frutta.
Il vino
Per quanto riguarda il vino, la regola base prevede per un pranzo semplice, di tre portate, due bottiglie diverse che passano a 3 se le portate sono 5 e a 4 per i pranzi con più di 5 portate.
Per gli esperti c'è una "dotazione minima" che bisognerebbe avere sempre in casa per essere pronti a ricevere:
6 bottiglie di vino bianco tra secchi e aromatici;
2 bottiglie tra spumante e champagne;
4 rossi, divisi equamente tra giovani e invecchiati;
2 rosè, da utilizzare in particolare d'estate;
2 vini da fine pasto, uno dolce e uno liquoroso.