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Come distinguere gli oggetti in argento dalle patacche

Alpacca, silver plate, old Sheffield, Christofle: quali sono le differenze e come scegliere gli oggetti in argento per la casa e la tavola

Da sempre sinonimo di eleganza e raffinatezza, gli oggetti in argento per la casa sono da sempre molto ricercati:  sia che si tratti di posate con cui apparecchiare la tavola delle feste o di piccoli  arredi come cornici, candelieri, portagioie. Ma come capire se si tratta davvero di argento o di semplici "argentature"?

Cosa dice la legge E’ la legge a stabilire che la quantità o titolo di argento presente in un oggetto deve essere espressa in millesimi: in Italia la quantità minima di argento che deve essere presente in un oggetto d'argento è 800 millesimi, cioè 800 parti di argento con 200 di un altro metallo, in genere il rame. Gli oggetti d'argento oggi più diffusi in commercio hanno titolo 925.

Per legge, la percentuale di argento deve essere impressa sull’oggetto assieme al marchio di fabbrica del produttore: queste incisioni sull'oggetto si chiamano punzonature. 

L’argento 1000/1000 L'argento 1000/1000 è l'argento puro, talmente duttile e malleabile da rendere impossibile la realizzazione di oggetti.

Una punzonatura 1000/1000 su un oggetto in argento indica che si tratta di semplice argentatura. E lo stesso vale per i marchi “arg. 800″ o “arg. 1000″: sono tutti oggetti in metallo che è stato poi argentato.

L’argento 999/1000 è utilizzato esclusivamente per monete a tiratura limitata, cavetti speciali e preparati chimici.

Una punzonatura 999/1000 inica quindi che l'oggetto in questione è solo argentato.

Alpacca è chiamato anche Silver Nichel, Argento Nichel, Argentone o Argento tedesco, perché è stato prodotto per la prima volta verso la fine del ‘700 in Germania. E`una lega metallica in cui l’argento non compare per nulla: è infatti composto da rame (50-60%), zinco (20-25%) e nichel (20-25%).

L'Alpacca venne utilizzato molto nei primi dell’800 per realizzare piatti, posate e soprammobili dal costo contenuto che "sembrassero" d'argento . Ovviamente, se si tratta di oggetti originali, di buona fattura e in buone condizioni di conservazione, hanno valore di antiquariato.

Christofle Quando l`alpacca viene argentata prende il nome di Christofle dal  nome del suo inventore Charles Christofle. Ancora oggi gli oggetti in Christofle sono particolarmente apprezzati per la loro eleganza e, in particolare, la resistenza alle macchie ed alla corrosione: per questo un servizio di posate in Christofle arriva a costare molto di più di uno in argento.

Old Sheffield Plate Sempre nel '700, nella città di Sheffield in Inghilterra, venne inventata una tecnica per far aderire perfettamente l’argento al rame, con l’obiettivo di creare oggetti adatti alla piccola borghesia che non poteva permettersi oggetti in argento “massiccio”. Nacque Così l’Old Sheffield Plate, tecnica che consente di ricoprire d‘argento (Sterling 925) lastre di rame, con la possibilità di un successivo lavoro di sbalzo e di cesello. E’ famoso in tutto il mondo per l’eleganza degli oggetti che ormai sono molto rari e hanno grande valore di antiquariato: gli esperti li riconoscono dal bleeding, cioè dal colore rosso bruno del rame che emerge dalle parti più usurate

Silver Plate A metà dell’800 fu introdotto il bagno galvanico che consentiva la placcatura industriale – economica e veloce - tramite elettrolisi con argento 1000, più bianco e dal bagliore più freddo dello Sterling 925 utilizzato per la lavorazione manuale Old Sheffield. E' il Silver Plate, ancora oggi diffusissimo.  Il silver plate come base, oltre al rame, può avere peltro e ottone.

Per evitare confusioni e frodi, a partire dal 1896 tutti gli oggetti argentati per via galvanica dovevano portare punzonature con la scritta EP (Electro Plated), EPNS (Electro Plated Nickel Silver) o EPBM (Electro Plated Britannia Metal, in genere più scadenti e meno ricercati).

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