Assegno di cura: cos'è e chi ne ha diritto
La misura per incentivare la cura in casa delle persone non autosufficienti
L’assegno di cura è una misura di sostegno a carattere economico destinata a chi assiste in casa un familiare, generalmente un anziano, non autosufficiente.
L'obiettivo del contributo economico è di favorire l’assistenza da parte della famiglia come scelta d’elezione: è infatti previsto come alternativa all'inserimento stabile in strutture residenziali.
I criteri generali per l'utilizzo delle risorse destinate alla specifica misura sociale sono di competenza delle Regioni, materialmente l’assegno viene però erogato dagli enti territoriali, cioè Comuni e/o Municipalità, sulla base di una valutazione multidimensionale svolta dai servizi competenti, attraverso gli assistenti sociali.
A ricevere l'assegno possono essere familiari o congiunti che mantengono la persona non autosufficiente nel proprio ambiente garantendo direttamente o avvalendosi dell'intervento di terzi, prestazioni socio-assistenziali oppure, anche, la stessa persona non autosufficiente se in grado di prendere e gestire le decisioni che riguardano la propria assistenza e la propria vita.
L’ammontare dell’assegno di cura è normalmente collegato all’Isee del nucleo familiare, come identificato dal comma 2 dell’art. 6 del DPCM 159/2013, in relazione alla gravità delle condizioni di non autosufficienza e delle necessità assistenziali. Se la persona non autosufficiente è già titolare di indennità di accompagnamento o indennità analoga, erogata dall'Inps, dall'Inail o da altri enti, l’importo del contributo economico si riduce.
Per quanto riguarda Napoli in particolare, il Piano di Azione e Coesione (PAC), di competenza del Ministero per la Coesione Territoriale, avviato nel 2011, prevedeva un Piano Nazionale di Servizi di Cura all'infanzia e agli anziani non autosufficienti (PNSCIA) che aveva come beneficiari diretti i cosiddetti Ambiti Territoriali ovvero le dieci Municipalità cittadine: "I servizi agli anziani ultra sessantacinquenni non autosufficienti – è spiegato nell’apposita sezione del sito del Comune di Napoli - sono destinati all'aumento della presa in carico di anziani in assistenza domiciliare, assicurando un adeguato livello di prestazioni socio-assistenziali, o ad un aumento e qualificazione dell’offerta di servizi residenziali e semiresidenziali. Le attività finanziate con i fondi del 1° Riparto si sono concluse nel corso del secondo semestre del 2016, mentre quelle del 2° Riparto finanziario sono state prorogate al 30 giugno del 2019". Allo stato non risultano reperibili ulteriori notizie. L’ente si limita infatti a segnalare che “i documenti sono in fase di elaborazione”.
Dove rivolgersi per chiedere informazioni:
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La Regione Campania data 03.01.2020 ha pubblicato il Programma regionale di assegni di cura per disabili gravi e gravissimi (indipendentemente, dunque, dall’età) che “prevede l’erogazione di un assegno di cura da parte degli Ambiti Territoriali in favore di persone non autosufficienti, al fine di favorirne la permanenza a domicilio e sostenere il carico di cura svolto dai familiari, in sostituzione di altre figure professionali”. Il programma regionale è rivolto alle “persone non autosufficienti in condizione di disabilità per le quali è stato redatto un Piano di Assistenza Individualizzato (P A.I. ) di “Cure Domiciliari” (A.D.I.) da parte dell’ Unità di Valutazione Integrata, e che siano assistite a domicilio”. La dotazione finanziaria stanziata ammonta a complessivi € 16.500.000,00: “La Regione Campania ha assegnato un budget massimo, nel rispetto dei criteri di riparto adottati per l’utilizzo del Fondo per le Non Autosufficienze – Annualità 2016 e dell’importo massimo disponibile sull’Obiettivo Specifico”, è spiegato nell'apposita sezione della piattaforma della Regione Campania.