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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Bagnoli, Legambiente contro il commissariamento: "Una vicenda assurda"

Gli ambientalisti hanno inviato la loro proposta alla "cabina di regia" sulla riqualificazione in programma quest'oggi alla Prefettura di Napoli

Nell'ambito del terzo incontro della "cabina di regia" sulla bonifica del quartiere flegreo di Bagnoli, in programma oggi alla Prefettura di Napoli, Legambiente rilancia le proprie proposte "auspicando un rapido accordo tra organi della Repubblica".

Gli ambientalisti sottolineano "quanto sia poco originale ed efficace lo strumento del commissariamento, rivelatosi in tutt’Italia in questi anni a dir poco fallimentare, oltre che dannoso". "Invece della rappresentazione diretta delle nostre istanze all’audizione odierna – dichiarano Rossella Muroni e Michele Buonomo, rispettivamente presidente nazionale e regionale di Legambiente – abbiamo ritenuto più efficace inviarle in forma scritta al Presidente della Cabina di Regia, il Sottosegretario di Stato Claudio De Vincenti e al commissario di Governo Salvatore Nastasi, esplicitando chiaramente quanto richiediamo per la risoluzione in tempi brevi di questa assurda vicenda"

“E’ sconcertante – prosegue Legambiente – che organi della Repubblica, Stato e Comune in particolare, ma anche società di proprietà dello Stato e sotto il suo diretto controllo, si siano nel tempo contrapposti in contenziosi estremamente dissipativi di risorse economiche pubbliche in danno alla collettività, piuttosto che provvedere a risolvere i problemi di inquinamento causati”.

"Ci preme evidenziare - proseguono gli ambientalisti - che la controversa ed imprevedibile situazione contenziosa tra organi della Repubblica pertinenti rispetto alle vicende della bonifica del SIN Bagnoli Coroglio impone prima su tutte la necessità di perseguirne una ricomposizione in sede extragiudiziale". Altro fattore di ritardo è per Legambiente "la continua commistione tra la bonifica e la riqualificazione urbanistica dell’area", cose per cui sarebbe necessaria separazione, un altro motivo per cui "va ritenuto irriducibile il rispetto delle prerogative costituzionali di pianificazione urbanistica attribuite al Comune".

"Alla Cabina di Regia – conclude Legambiente nella nota – chiediamo non soltanto di garantire maggiore trasparenza sul programma di bonifica e la massima coerenza con le strategie comunitarie in materia di consumo di suolo, ma anche di assicurare l’applicazione del principio 'chi inquina paga', per evitare che i responsabili dell’inquinamento possano sottrarsi agli obblighi di porre rimedio ai danni prodotti, ma anche essere addirittura destinatari di incentivi o altri benefici a fronte degli oneri che sarebbero a loro carico".

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