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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Mediterraneo da Remare, Pecoraro: "No alle trivelle in Campania"

"In un mare con lento ricambio di acqua come il Mediterraneo trivellare in profondità è folle", afferma l'ex ministro dell'ambiente

Si è svolta al circolo Canottieri Napoli la conferenza stampa di lancio della quinta edizione di Mediterraneo da Remare ed è stata anche l’occasione di un doppio debutto. Il nuovo vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola e del nuovo vicesindaco di Napoli, Raffaele Del Giudice, entrambi con delega all’Ambiente hanno fatto notare che proprio questa iniziativa sulla difesa del mare era la prima loro uscita pubblica dopo la nomina.

I due hanno poi sottoscritto l’appello promosso da Pecoraro Scanio, Carlin Petrini, Jeremy Rifkin, Roberto Danovaro (Acquario Dorhn ) e altri per per la moratoria delle trivellazioni petrolifere in tutto il bacino del Mediterraneo e hanno consegnato insieme all’ex ministro dell’Ambiente la Targa della fondazione Univerde/Mediterraneo da Remare all’ammiraglio Antonio Basile per i meriti nella difesa dell’ecosistema marina e in occasione dei 150 anni dell’istituzione del Corpo della Capitanerie di porto-guardia costiera.

La campagna a difesa del mediterraneo e per promuovere l’uso di canoe, kayak e vela è stata lanciata da Alfonso Pecoraro Scanio che da ministro cambiò perfino la denominazione del Ministero dell’Ambiente inserendovi la tutela del mare. Mediterraneo Da Remare è promosso da fondazione Univerde, Marevivo e centro turistico studentesco con il patrocinio della Guardia Costiera e partner tecnico mediatrade e negli anni scorsi ha già ottenuto che centinaia di stabilimenti balneari si dichiarassero acquascooter Free. La quinta edizione è concentrata nella mobilitazione No Triv per bloccare le concessioni già date dal governo per ricerche al largo delle coste italiane ma anche quelle nelle campagne come in Irpinia e Sannio. Infatti, Pecoraro Scanio ha invitato anche i rappresentanti di Greenpeace sostenendo il PetrolTour e la raccolta firme NO TRIV.

"In un mare con lento ricambio di acqua come il Mediterraneo trivellare in profondità è folle. Inoltre il grande traffico di petroliere già ha determinato la massima concentrazione di catrame pelagico al mondo. Ecco perché da anni insisto per una moratoria internazionale delle trivellazioni in tutto il Mediterraneo per studiare la situazione ambientale. Questa può essere la strada per giungere al divieto di perforazioni in tutto questo bacino che è il più delicato ma anche io più turistico del mondo", afferma a NapoliToday, Pecoraro Scanio.

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