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Marano: "No all'installazione di nuove antenne, stop all'inquinamento elettromagnetico"

Cittadini, comitati e diverse forze politiche puntano il dito soprattutto sui danni alla salute e sul fatto che la cittadina non abbia un regolamento in materia. SEL e Rete Commons: "Immediata sospensione delle autorizzazioni"

Marano, si fa più massiccio il muro del "No" all'installazione di nuove antenne di telefonia prevista sul territorio. Cittadini, comitati e diverse forze politiche puntano il dito soprattutto sui danni alla salute prodotti dai campi elettromagnetici.

Ieri pomeriggio, è stato promosso anche un presidio in concomitanza con lo svolgimento del Consiglio comunale (convocato per altro tema), proprio per ribadire il "NO" secco della cittadinanza a quello che sarebbe ulteriore inquinamento in un'area già troppo martoriata.

Stefania Fanelli, segretario cittadino di SEL Marano, da tempo impegnata in questa battaglia, ci spiega che ieri, durante la seduta consiliare, "diversi consiglieri comunali dell'opposizione hanno sostenuto i cittadini e le iniziative di sel" e che "il sindaco Liccardo ha dichiarato che avrebbe sospeso in autotutela le revoche nelle more di un regolamento".

"I cittadini ed anche il circolo di SEL continuano a chiedere un consiglio comunale straordinario affinché il civico consesso, che rappresenta tutta la città, si esprima" ci spiega ancora Fanelli.

Proprio SEL Marano aveva già promosso, lo scorso martedì, un'assemblea pubblica (alla quale hanno preso parte forze politiche, rappresentati dell'amministrazione, associazioni, comitati, la Rete per i Beni Comuni, medici e singoli cittadini) per confrontarsi sull'argomento, unire le forze politiche e civiche che condividono il comune obiettivo di opporsi all'istallazione di nuove antenne (che dovrebbero essere ben 7 e sorgere sia su suoli privati che comunali), ma che hanno anche in comune un modello diverso di città, "che non sia frutto di mere speculazioni - spiega ancora il segretario cittadino - ma sia basato sulla riqualificazione delle periferie, sul riutilizzo dei luoghi, sulla cura degli spazi pubblici, in sintesi una città inclusiva"

"Dall’assemblea - spiega Fanelli - è venuto fuori che l’amministrazione ha completamente disatteso i dettami legislativi in modo particolare quello che riguarda la trasparenza verso i cittadini ed il loro coinvolgimento".

I presenti all'assemblea hanno richiesto la convocazione di un "consiglio comunale straordinario sulle questioni sollevate, l’immediata sospensione in autotutela delle autorizzazioni rilasciate, la definizione di un regolamento e istituzione di un Nucleo Tecnico di Valutazione con rappresentanti dei comitati cittadini, sulla cui base rivalutare le autorizzazioni e che l’amministrazione comunale, che ha compiti di pianificazione, autorizzativi e di controllo, attivi immediatamente un monitoraggio sui territori interessati per le rilevazioni dei campi elettromagnetici esistenti ed in base ai risultati ridimensionare (in numero ed in potenza) le autorizzazioni rilasciate (art. 87 del d.lgs. n.259 del 1 agosto 2003)".

Sulla stessa linea di SEL anche La Rete Commons, che, in una nota, attacca: "Tra Via San Rocco di Marano e Via Marano Pianura, una selva di antenne per la telefonia sta per essere costruita. Queste antenne sono dannose per la salute in quante la potenza delle onde elettromagnetiche emanate dalla stesse, ha degli effetti nocivi sulla salute delle persone. Aumentando i campi magnetici, le antenne diventano delle vere e proprie centrali di negatività. Dalle leucemie ai tumori la vicinanza con queste antenne comporta dei gravissimi rischi alla salute. In una affollata assemblea territoriale si sono già incontrati diversi gruppi ed associazioni decisi a dare battaglia contro l'installazione delle antenne. Una lotta che per noi significa difesa della salute dei cittadini ed opposizione alle logiche di interesse delle compagnie telefoniche Wind e Vodafone. Il Comune di Marano di Napoli, a differenza di tanti altri, non possiede nemmeno un regolamento che disciplina l'installazione delle antenne per la telefonia mobile".

La Rete per i Beni Comuni, si legge ancora nel comunicato, chiede anche "la sospensione di Agostino Di Lorenzo da dirigente dell'area tecnica del Comune di Marano" che ha "firmato le autorizzazioni per le installazioni delle antenne senza preoccuparsi di normare il settore".

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