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Un viaggio fotografico tra gli ecomostri: c'è anche lo scheletro di Alimuri

La fotografa Maria Teresa Furnari ha immortalato tutti gli scempi architettonici all'ambiente lungo il Paese, facendo tappa anche a Sorrento

Sei piani di cemento, uno scheletro di travi e pilastri che occupa 2mila metri quadrati a strapiombo sul golfo di Sorrento: l'ecomostro di Alimuri, tra Vico Equense e Meta, è soltanto uno degli “incompiuti” immortalati da Maria Teresa Furnari, la fotografa che ha attraversato l’intero Paese a caccia di costruzioni che deturpono il paesaggio.

Un viaggio fotografico condotto da Milano fino a Palermo in 10 tappe, con una cifra stilistica tutta particolare: mentre l'obiettivo inquadra il “mostro”, uno specchio riflette l'ambiente intorno, come a mostrare come sarebbe potuto essere il panorama se l'uomo non avesse deciso di intaccarne la bellezza.

Lo scheletro di Alimuri dovrebbe essere abbattuto nell'autunno in corso, ma della sua demolizione di fatto si parla da anni, praticamente da quando ne sono state poste le fondamenta. I pilastri di un albergo iniziato nel 1964 e la cui licenza edilizia fu quasi subito revocata.

Parte degli scatti di Furnari saranno in mostra a Torino, nel corso della kermesse Photissima in programma dal 6 novembre, ma non è escluso che possano fare tappa anche in Campania. Del resto, come spiega la stessa fotografa, “l’impatto che questi edifici hanno sulle persone è soggettivo. C’è chi lotta perché siano abbattuti, chi ne subisce un certo fascino, chi nel corso del tempo si abitua o arriva addirittura ad affezionarsi”.

Intanto, mentre sulle coste italiane si continua a costruire senza autorizzazioni (nel 2013 sono state accertate quasi 2mila e 500 infrazioni), le forze dell'ordine incrementano i controlli.


 

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