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Startcup Campania 2019: la Federico II trionfa e ora punta alle finali nazionali

Primo, terzo e quinto premio a team federiciani accelerati dall'incubatore NewSteel

L’Università degli studi Federico II è stata decisamente la protagonista della Startcup 2019, la competizione regionale per progetti d'impresa che puntano a sviluppare prodotti e/o processi innovativi sulla base delle competenze scientifiche degli atenei presenti in Campania: i suoi team, accelerati dall'incubatore Campania NewSteel, si sono infatti aggiudicati il primo, il terzo e il quinto premio e ora sono pronti per le finali del Premio Nazionale per l’Innovazione che si terranno a Catania.

Questa la classifica:

  • 1° : INBODY, Università Federico II - premio di 5000 euro
  • 2° : Trucky, Università di Salerno - premio di 3000 euro
  • 3° : ElicaDEA, Università Federico II - premio di 2000 euro
  • 4° : ZEOLab, Università di Salerno - premio di 1000 euro
  • 5° : SMARTUP, Università Federico II - premio di 1000 euro

Il progetto che ha vinto il primo premio, in particolare, consiste nella realizzazione di un body scanner tridimensionale fotogrammetrico che consente di acquisire istantaneamente le forme anatomiche del paziente a partire da semplici fotografie, con una precisione nella digitalizzazione nell’ordine del millimetro. Lo scopo è quello di velocizzare e migliorare in termini di qualità i processi produttivi di dispositivi biomedicali che richiedono modelli digitali accurati del corpo umano: è quindi uno strumento complementare all’esame radiografico per lo screening e il monitoraggio di patologie legate a deformazioni della struttura ossea. Il mercato di riferimento è sicuramente quello della “salute e benessere” con elevati margini di diffusione, quale ausilio nella realizzazione di protesi e ortesi o nel monitoraggio di patologie contraddistinte da deformazioni della struttura ossea. Attualmente in fase di pre-commercializzazione, Inbody è stato portato avanti presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale (DII) della Federico II.

Il team di Elicadea, che ha vinto il terzo premio, ha invece sviluppato un biochip per il dosaggio di marcatori prognostici (TENPROProstate) utili alla scelta della strategia terapeutica da adottare in pazienti con diagnosi di tumore prostatico. Il kit consente di ottenere un indice di rischio che indica l’aggressività del tumore prostatico partendo da un unico prelievo di sangue.  

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