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Scuola Ercolano

Palloncini bianchi, il silenzio suonato da una tromba e lettere per Giovanbattista Cutolo: inizia così la scuola

Dedicata al giovane musicista ammazzato a Piazza Municipio l'apertura dell'anno scolastico del comprensorio De Curtis - Ungaretti

E' interamente dedicato a Giovanbattista Cutolo, il musicista di 24 anni ammazzato a piazza Municipio, l'inizio dell'anno scolastico dei due plessi Istituto Comprensivo I.C.3 “De Curtis - Ungaretti” di Ercolano. «Idealmente abbiamo fatto volare verso l’alto, verso Giogiò i nostri pensieri - dice il dirigente scolastico Laura Patrizia Cagnazzo - I palloncini bianchi simboleggiano la speranza, per dire mai più alla violenza, mai più degrado. Dove c’è il cuore, dove ci sono i sentimenti, lì c’è futuro. La scuola è un luogo di cultura, di legalità, ma soprattutto rappresenta il futuro per i nostri bambini. Un ragazzo che muore per mano di un altro ragazzo è terribile. I nostri ragazzi hanno voluto commemorarlo così, con un ricordo semplice, fatto di musica e solarità. I nostri giovani devono esprimere il futuro nella loro veste migliore, attraverso la cultura, la musica, la bellezza, l’istruzione, che in molti territori e in molte periferie spesso viene meno».

Appello alle famiglie

La scuola, da sempre molto attiva sul fronte della legalità, lancia, inoltre, un appello alle famiglie, contro la dispersione scolastica: «Mandate a scuola i vostri figli. Educateli, date loro il senso della dignità e delle regole: senza quelle non andiamo avanti. Abbiamo bisogno della vostra partecipazione. Rispettate la scuola, come noi rispettiamo voi genitori. Faremo del nostro meglio per esservi vicino. Buon anno scolastico. I bambini delle quinte accompagnano gli alunni delle prime in classe: è un gesto simbolico, il grande guiderà il piccolo e così sarà per sempre».

Le lettere a Giò Giò

Ecco alcuni dei pensieri dedicati dagli alunni a Giovanbattista Cutolo:

«Com’è possibile che un ragazzo di soli 16 anni sia armato e sia capace di uccidere una persona? La società ha fallito. Nel 2023 queste cose accadono ancora troppo spesso. Non osiamo immaginare il dolore dei genitori che scoprono che il proprio figlio è stato ucciso e non può più realizzare i suoi sogni e costruirsi un futuro. Ci auguriamo che non accada più e che la scuola ci aiuti a capire il valore della vita e la bellezza di vivere in condivisione».

«Giogiò sarai per sempre il nostro eroe».

«Il viaggio della vita è come una corsa ad ostacoli. Una vita stroncata non muore finchè rimane nei ricordi delle persone. I sogni che tu, Giogiò, non sei riuscito a realizzare possiamo portarli noi avanti con le nostre azioni, con i gesti quotidiani, con le parole. Una persona uccisa per un motivo così futile, è vittima di una società che ancora oggi divora l’umanità. Un sogno si può coltivare anche insieme, in una classe, tra amici che si vogliono bene. I sogni, anche quelli più irrealizzabili, devono essere fatti volare in alto anche con un po’ di fantasia».

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“Se avrai paura allora stringimi le mani”, ha quindi cantato il coro della scuola (che ha indirizzo musicale) accompagnato dai docenti strumentisti sulle note di “Supereroi” di Mister Rain. A seguire ‘O Surdato ‘Nnamurato, grande classico della canzone napoletana, per non perdere il grande patrimonio artistico di Napoli, ‘Oye como va’ e ‘L’effet de masse’. Infine tutti a battere le mani a ritmo di ‘Barbie Girl’.

Presenti, assieme ai genitori, le rappresentanze istituzionali del Comune di Ercolano.

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