Eduardo De Filippo "hot", il re del porno porta Valentina Nappi a teatro
La commedia di Eduardo De Filippo "Il cilindro" trasformata in un'opera teatrale a luci rosse dallo storico produttore e regista di film hard Mario Salieri.
Lo spettacolo, vietato ai minori di 18 anni, in programma al teatro Totò l'8 e il 9 maggio, vede tra i protagonisti la nota attrice hard Valentina Nappi e Ciro Ruoppo, che ha lavorato con artisti del calibro di Carlo Giuffrè e Peppino De Filippo.
Il cilindro di Eduardo De Filippo è un’opera molto complessa, inserita dall’autore nella raccolta “cantata dei giorni dispari” che raccoglie le commedie scritte dal 1945 al 1973. I giorni “dispari” sono intesi dall’autore come quelli negativi, al contrario di quelli pari, felici e spensierati. In questa raccolta, certamente influenzata dalle concezioni del teatro Pirandelliano, emerge tutto il pessimismo di Eduardo in merito alla decadenza dei valori morali della famiglia e della società. Nel Cilindro non esistono aspetti comici ed è l’unica commedia di Eduardo dove oltre ai dialetti campani e alla lingua italiana appare un terzo idioma: il romanesco (nella stesura originale il fiorentino).
"La stima e il rispetto nei confronti di Eduardo De Filippo è totale e incondizionata e mai avrei potuto immaginare di rappresentare in Teatro una sua opera in prosa. Ecco perché l’inserimento di avanspettacolo in stile anni settanta, quando lo spogliarello dilagava e la qualità artistica degli interpreti decadeva. Non dimentichiamo infatti che nel primo avanspettacolo, che sostituì il varietà per gli sgravi fiscali offerti dal fascismo ai teatri che si convertivano al cinematografo, militarono artisti straordinari tra i quali lo stesso Eduardo. Gli esiti commerciali della mia versione del Cilindro saranno tutti da verificare sul campo perché non esistono precedenti storici in grado di fornire parametri. Potrà essere un successo determinato da alcune presenze di grande impatto mediatico e dalla curiosità di assistere ad una rappresentazione inedita e trasgressiva oppure un fallimento dettato dal disinteresse o dalla diffidenza del pubblico verso questa tipologia di spettacoli. Altro capitolo sarà poi quello legato al gradimento del pubblico, ma di questo si discuterà a giochi fatti. Comunque vada una sola cosa è certa: l’otto e il nove maggio al teatro Totò di Napoli si scriverà una pagina di storia dello spettacolo ed io e i miei attori ne faremo parte", scrive Mario Salieri.