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Valentina Nappi a Robinson: "Il porno è una vocazione"

Intervista su RaiTre alla studentessa e pornostar napoletana. "Anche il muratore usa il proprio corpo per guadagnare, e magari fa un lavoro che non gli piace. Sotto questo punto di vista ci prostituiamo tutti"

Crisi anche nella pornografia? Se ne è parlato ieri sera a Robinson, il programma di RaiTre condotto da Luisella Costamagna. Tra gli ospiti Valentina Nappi, la studentessa napoletana di designer e pornostar.

“In questo momento storico è interessante fare porno e può essere interessante più di fare design – ha esordito la 21enne - c’è una evoluzione morale, anche estetica, e quindi il porno può dare un cambiamento. Lo stesso porno ha bisogno di cambiare, di mescolarsi con le altre materie".

Di fronte a lei Irene Pivetti che qualche tempo fa aveva dichiarato in un’intervista: "Voglio sperimentare tutto, tranne droghe e comportamenti dissoluti". Comportamenti dissoluti che per la Pivetti sono quelli che una persona non si sente di tenere in quanto contrastano con il suo pudore.

Valentina Nappi a Robinson

Valentina ha raccontato dunque i suoi inizi, la passione per il porno cominciata di pari passo con la conoscenza del sesso. Che diventa anche vocazione. Che differenza c’è tra interpretare un film porno e prostituirsi? “Anche il muratore usa il proprio corpo per guadagnare, e magari fa un lavoro che non gli piace. Sotto questo punto di vista ci prostituiamo tutti. E poi perché il corpo deve essere meno importante della mente?”.

In merito alla reazione della sua famiglia: “A loro non ho detto nulla, l’hanno scoperto. Se qualcuno non capisce, è inutile stare lì a perdere tempo. Se io sono più avanti, perché devo frenarmi a causa di quelli che non capiscono?". Quanto al suo fidanzato, una storia che va avanti da tre anni, Valentina ha spiegato: “Non è geloso, la gelosia è roba da deboli”.

Valentina Nappi

 

 

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