Mugnano, presentazione del progetto "Tessere il futuro" per le donne vittime di violenza
MUGNANO – Al via il progetto Tessere il futuro – percorsi di empowerment per le donne di Casa Karabà. A promuoverlo è la cooperativa sociale Dedalus, da oltre 16 anni impegnata nel contrasto alla violenza sulle donne, il Comune di Mugnano e l’Associazione “Le Kassandre”.
Il progetto, finanziato dal Dipartimento delle Pari Opportunità, verrà presentato martedì 9 maggio alle ore 10 nell’aula consiliare del Comune. Alla presentazione interverranno: Luigi Sarnataro, sindaco di Mugnano di Napoli; Chiara Marciani, assessore alle Pari Opportunità della Regione Campania; Rosaria Bruno, referente dell’Osservatorio Regionale Contro la Violenza sulle donne, Elena de Filippo, presidente della cooperativa sociale Dedalus; Elisabetta Riccardi, dell’Associazione Le Kassandre; Simonetta Marino, dell’Università Federico II; Lella Palladino, della cooperativa sociale Eva; Annamaria Scapicchio, del Consultorio Familiare Istituto Toniolo; Tania Castellaccio, coordinatrice del Progetto Tessere il futuro.
L’obiettivo è quello di implementare i percorsi di autonomia delle donne che subiscono maltrattamenti attraverso una serie di interventi. In particolare: ospitalità e messa in sicurezza per donne sole o con figli minori, orientamento e accompagnamento ai servizi territoriali, mediazione linguistico-culturale per le donne migranti, supporto psicologico, sostegno alla genitorialità, consulenza e sostegno legale, formazione professionale e inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro, tirocini lav
orativi presso aziende convenzionate con il sostegno di borse lavoro, sostegno per la ricerca di un’abitazione con il sostegno di borse alloggio. “Un’occasione importante per le tante donne del nostro territorio vittime di violenza fisica o psicologica – dichiara il sindaco Luigi Sarnataro – Come Comune promuoveremo una serie di seminari sul tema rivolti ad assistenti sociali, operatori sociosanitari attivi nei pronto soccorsi dell’area Nord di Napoli e forze dell’ordine. Il nostro obiettivo deve essere, infatti, quello di creare una rete tra istituzioni, associazioni, asl, ospedali e forze dell’ordine così da poter dare un sostegno concreto e a 360 gradi alle donne maltrattate, dando loro la possibilità di riappropriarsi della propria vita”.