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Sabato, 20 Aprile 2024
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Al via i Nuovi Percorsi di Luce alla Reggia di Caserta

Conferenza stampa presso il Teatro di Corte. La storia dell'Ercole Latino in un itinerario rinnovato e arricchito dai racconti e dalla musica di Peppe Servillo e Fausto Mesolella degli Avion Travel

reggia-di-casertaE luce fu. Conferenza stampa ieri sera, presso il Teatro di Corte della Reggia di Caserta, per dare il via alla nuova edizione di Percorsi di Luce, iniziativa promossa e organizzata dall'Ente Provinciale per il Turismo di Caserta, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento, e il finanziamento dell'assessorato al Turismo della Regione Campania su fondi Por dell'Unione
Europea.
Un percorso totalmente rinnovato rispetto alle precedenti edizioni. Dunque, il viaggio alla scoperta del palazzo reale, del parco più bello d'Italia e secondo solo a Versailles, cambia concezione. Basta dare uno sguardo all'itinerario diviso tra fiaba e storia e arricchito dalla collaborazione di grandi autori presenti alla serata: Peppe Servillo - narratore del percorso - e Fausto Mesolella degli Avion Travel, entrambi casertani, coadiuvati dalle visioni del pittore Giuseppe Ragazzini.


Ed ecco allora partire alle 21,20 il viaggio con la storia dell'Ercole Latino, la grande statua collocata a metà del 'Cannocchiale' realizzato dal Vanvitelli di fronte al monumentale scalone d'ingresso di Palazzo Reale. Siamo nel lungo corridoio che collega l'esterno del palazzo con la lunga via d'acqua. Tra le novità dell'edizione estiva 2010, la scoperta per la prima volta del "bosco
vecchio" e della Castelluccia, realizzata tra il 1769 ed il 1773 per il divertimento del giovane Ferdinando IV che lì amava organizzare finte battaglie terrestri. E se nella Castelluccia, circondata da un fossato, si narra il sogno di un bambino che si addormenta dolcemente, il percorso dal viale alberato è sottolineato da un romantico tema musicale di fine settecento.
Tappa finale e in grande stile alla Peschiera Grande, immensa distesa di acqua, un lago artificiale costruito nel parco della Reggia nel 1769 dall'architetto Collecini su disegno di Vanvitelli. Qui il sovrano preparava i suoi assalti giocando alla battaglia navale, vere e proprie battaglie marittime con modelli di navi in scala ridotta. Per lo spettacolo conclusivo di Percorsi di Luce, occhi puntati sulla danza di fuoco e acqua al calar della notte accompagnata da musiche barocche.
Perché il mito di Ercole? Come racconta Servillo: "Ercole è moderno come un supereroe e problematico come l'uomo contemporaneo. Alla Reggia è poi emblematica la storia della statua dell'Ercole Latino, ritrovata da una studentessa dopo che sembravano essersi perse le tracce. Da questi elementi ho scelto di inventare la tredicesima fatica di Ercole che consisteva nel rimettere in asse la terra mentre Atlante si riposava del peso che da lungo tempo sosteneva".
Lo scopo, d'altronde, dei Nuovi Percorsi di Luce lo si intravedeva sin dalle prime battute: voler proporre un tour narrativo nel monumento vanvitelliano tra informazioni storiche e suggestioni magiche e fantastiche. Il risultato? Esperimento più che riuscito.

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