Monica Pinto in concerto al Teatro Il Primo
Venerdi 20 gennaio al Teatro Il Primo di Napoli, la rassegna musicale "Napoli Underground" presenta la cantautrice Monica Pinto in concerto.
Già fondatrice e cantante degli Spaccanapoli, Monica Pinto eseguirà dal vivo il suo disco d'esordio solista, "Canthara", uscito il 14 ottobre per l'etichetta Maxosund e prodotto da Max Carola. "Canthara" propone una "chanson elettronica" minimale, per dodici brani attraverso i quali la cantautrice napoletana si reinventa in un progetto tutto in italiano. Tra gli ospiti del disco Fausto Mesolella (Avion Travel). La cantautrice partenopea salirà sul palco del Teatro Il Primo accompagnata dal chitarrista Claudio Bevilacqua e dalla violoncellista Manuela Albano.
Ingresso 10 euro, biglietti acquistabili su www.napoliunderground.it
"Dopo 25 anni di carriera artistica, in cui sono stata una felice interprete per lo più di musica napoletana, portandola in tutto il mondo, oggi ho deciso di reinventarmi in un progetto in italiano, confrontandomi con un linguaggio musicale completamente nuovo per me e con una diversa vocalità - racconta Monica Pinto -. La parola "Canthara" ha un potere fortemente evocativo, attorno a cui ruotano i concetti a cui ho voluto dare spazio in questo lavoro. Un intento che è portato all'estremo nei due inserti del disco "Canthara I" e "Canthara II". Si tratta di rielaborazioni elettroniche rispettivamente dell'antico suono terapeutico giapponese WUN (questo suono di apertura e di trasformazione risuona in tutto il corpo, attivandone l'energia e radicandolo alla terra) e dei bija mantra HAM RAM (la combinazione di questi suoni yogici che corrispondo rispettivamente al quinto chakra, quello della gola e al terzo chakra, quello del plesso solare, suggerisce una connessione armonica tra l'energia ascendente e discendente dell'essere). L'unione dell'elemento elettronico-artificiale con quello organico-naturale dei suoni stessi, afferma ulteriormente il concetto di complementarietà degli opposti, dove essi non sono in contrapposizione, bensì convivono armonicamente in una reciproca funzionalità. È da un tale sentire che parte la mia urgenza di realizzare questo disco, sintetizzando in esso, nei contenuti, nelle idee musicali e finanche nella scelta dei collaboratori, tutta la mia vita passata e presente di "essere cantante" e di ricercatrice di risposte".