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Ultimi due appuntamenti a Marano di Napoli con il progetto MA.CI.STE 3

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NapoliToday

Sabato 15 giugno alle ore 10.30, sul piazzale "G.Paolo II" antistante la Parrocchia di San Castrese di Marano si festeggerà la conclusione dei nove laboratori programmati all'interno del progetto MA.CI.S.T.E. 3 e realizzati con i ragazzi delle scuole del territorio maranese. In particolare nella mattinata del 15 giugno si inaugureranno le opere realizzate in quattro dei nove laboratori del progetto:

  • Laboratorio "Scartarte": percorso per l'acquisizione di abilità tecniche nel riutilizzo di materiale proveniente dalla raccolta differenziata per la realizzazione di opere artistiche;
  • Laboratorio "L'Aquilone della Memoria": percorso per l'acquisizione di abilità tecniche nell'arte della ceramica per la realizzazione da parte dei ragazzi di una scultura composta con le mattonelle in ceramica eseguite a mano dai ragazzi coinvolti;
  • "Ri-prendiamo la città… le pietre, i sapori, i colori": percorso per la riscoperta del territorio Maranese e per la ricostruzione di un'identità territoriale, realizzato attraverso la promozione del territorio comunale e resosi necessario per la massiccia immigrazione e per la dilagante espansione edilizia;
  • "Antiche tradizioni" percorso di conoscenza della storia del territorio maranese, delle sue risorse territoriali, della sua identità culturale e delle tradizioni artigiane sviluppatesi nei secoli.

E' importante sottolineare come attraverso questi laboratori, i ragazzi abbiano avuto un primo approccio con il mondo del lavoro e con l'artigianato artistico, scoprendo così i messaggi etici derivanti dal lavoro manuale, tra i quali si ricordano: la fatica fisica, l'attesa per il risultato, il piacere di toccare con mano il prodotto del proprio lavoro.

Verrà inoltre attivato il percorso di visita al Museo Naturale delle Vecchie Cave di Tufo di Marano, spente da almeno vent'anni e nella cui area centrale si è ricreato un habitat naturale di notevole valenza ambientale che richiama le "storiche" selve maranesi. Infatti numerosi naturalisti hanno avvistato diverse specie protette che inaspettatamente hanno ripreso a nidificare. Un vero e proprio percorso di geo-trekking, che sarà possibile sperimentare, sabato stesso, grazie alla presenza di una guida turistica autorizzata dalla Regione Campania.

Giovedì 27 giugno alle ore 19.00 presso l'Hotel Garden Rose di Marano avrà luogo la serata conclusiva con conferenza stampa del progetto MA.CI.S.T.E. 3.

Verranno presentati i risultati raggiunti durante questa edizione ed i video della manifestazione. Si provvederà inoltre alla premiazione del vincitore della seconda edizione del Concorso Letterario "Videopoetando", avente come tema "I diritti dell'infanzia nella tua città". Seguirà un buffet ravvivato da attori e musica.

Il progetto MA.CI.S.T.E. 3, nato con l'intento di ridurre le situazioni di degrado presenti sul territorio maranese, e quindi di questa interessante area storica già definita la "Porta dei Campi Flegrei", è stato interamente realizzato dall'Ufficio di Promozione e Sviluppo del Territorio del Comune di Marano "Terra Mater et Magistra", grazie anche all'affiancamento della Pro Loco Marano Flegrea, nata di recente proprio per sostenere il progetto "Terra Mater et Magistra", e che, a titolo gratuito, ne ha coordinato le singole azioni nel rispetto del territorio, della sua rinnovata conoscenza e del suo nuovo sviluppo, premurandosi di veicolare tutte le informazioni presso la cittadinanza nel modo più efficace e accattivante possibile. Cittadinanza composta per lo più da persone originarie della vicina Napoli, e quindi forse anche per questo ignare delle consistenti ricchezze di questo territorio, da loro utilizzato semplicemente come dormitorio e non come area urbana da vivere a tutto campo.

L'Ufficio di Promozione e Sviluppo del Territorio del Comune di Marano ha, da sempre, come obiettivo primario la diffusione della conoscenza di quest'area, dando impulso a un innovativo slancio culturale, grazie al recupero ed alla vera e propria ricostruzione dell'identità e del senso di appartenenza a una comunità. Marano deve riappropriarsi della propria storicità e della propria vocazione turistica riscoprendo un ruolo da comprimaria grazie alla qualifica di Porta dei Campi Flegrei.

Quest'avvio di riappropriazione del territorio è stato differenziato opportunamente per componenti sociali: in parte con l'organizzazione di laboratori, all'interno delle istituzioni scolastiche cittadine, per approfondire le tematiche relative a tutti i personaggi illustri del territorio maranese; in parte con un'attività di riscoperta dei luoghi della memoria storica e delle attività artigianali e imprenditoriali che hanno contribuito a caratterizzare fortemente l'individualità cittadina.

L'Ufficio Terra Mater et Magistra, in collaborazione con la Pro Loco Marano Flegrea e altre associazioni territoriali, attraverso la realizzazione di itinerari turistici guidati, svoltisi dal 6 aprile al 2 giugno 2013, è riuscito ad avviare un circolo virtuoso mirato ad una realistica e immediata riqualificazione urbana, a partire proprio dall'area "simbolo" della Parrocchia S. Castrese, che è diventata non solo un punto di partenza e di arrivo di ogni itinerario, ma crocevia di riconversione verso un'idea di sviluppo e miglioramento. Il tema che ha caratterizzato i luoghi scelti per i percorsi è la pietra tufacea, prodotta dalle eruzioni vulcaniche e tipica dell'area dei Campi Flegrei. Una sorta di prodotto doc locale che è stato proprio elemento protagonista in grado di creare e consolidare nel corso delle edizioni precedenti il partenariato con altre due città gemelle: Pitigliano (GR) e Sant'Agata de' Goti (BN), le quali presentano analogie geomorfologiche e interessanti parallelismi economico-sociali con Marano. Questo interessante viaggio tra le cosiddette città del tufo, le cui economie sono sempre state favorite dall'abbondanza di questa roccia, molto utilizzata in campo edile, consente ai cittadini di spaziare con lo sguardo per una trasvolata verso territori simili, ma dissimili allo stesso tempo, principalmente per quanto concerne gli esiti riguardanti la tutela dei beni storici, il recupero della memoria collettiva o la salvaguardia delle tradizioni locali.

Restituzione della memoria storica dei luoghi e delle tradizioni cittadine, risveglio della coscienza civica, promozione dell'attrattività dei sistemi turistici locali, recupero dell'identità culturale, sicurezza urbana integrata: tutto questo è stato il progetto MA.CI.S.T.E. 3.

In questa sede si intende anche cogliere l'occasione per ringraziare, per la loro assidua e utilissima collaborazione, le aziende che, al termine delle visite guidate, hanno offerto a tutti i gruppi partecipanti, degustazioni con prodotti tipici del territorio. Un sincero grazie a: Agriturismo Antico Casale Smiraglia, Azienda Vinicola Cantine Federiciane, Complesso turistico alberghiero Garden Rose, Laboratorio Pasticceria Moulin Rouge, Salsamenteria Sarracino, Associazione Grotta San Castrese, Azienda Vitivinicola Le Vigne Flegree di Aniello Quaranta, Centro Ippico ASD "La Fenice" di Via Torre Caraccioli ed il CASTcafè di Bacoli.

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