"Nolimetangere / opere incompiute" di Lamberto Lambertini
Lamberto Lambertini / nolimetangere / opere incompiute giovedì 30 marzo ore 18.30 alla presenza dell'artista Studio Colantonio Via Michelangelo Schipa 59 Napoli "Un'opera incompiuta è un'opera aperta" (Cit. Lamberto Lambertini)
Le opere dalla serie "Noli me tangere" del regista e artista visivo Lamberto Lambertini, volutamente incompiute, saranno esposte in un nuovo tipo di spazio. Un luogo di lavoro quotidiano, che nello specifico è uno studio legale, ma che poteva e può essere, con la stessa valenza, uno studio medico, notarile, un ufficio di rappresentanza: uno spazio altro.
Uno di quegli spazi di attesa e di confronto, di incontri e di conflitti. Le opere incompiute di Lambertini - promosso e rappresentato da Spazio Nea - incontrano l'arte condivisa e le sue molteplici possibilità. Per trasformare spazi chiusi in aperti e i clienti in fruitori. È l'idea alla base dell'art sharing: la condivisione. L'arte e la bellezza devono essere condivisi e le opere devono essere vissute ed amate in molteplici contesti. Proprio in questa occasione, sarà anticipato il progetto art sharing, un progetto più ampio, che prende spunto dal lavoro editoriale di Roberto Colantonio edito da lemme edizioni, il marchio editoriale del progetto artistico culturale Spazio Nea, la galleria napoletana che con questo progetto promuove la condivisione, la diffusione e la fruizione dell'arte contemporanea.
"Oggi, già molte cose sono in condivisione, quasi tutto - scrive Roberto Colantonio. Auto, lavori, know-how, informazioni. Ma gli scambi nell'arte contemporanea sembrano conoscere solo la forma della compravendita. Come in un mercato azionario. Paradossale per un settore che dovrebbe per antonomasia essere all'avanguardia. Vendere non è l'unico modo che ha un'artista per trarre visibilità e guadagno dalle proprie opere. I contratti di art sharing propongono soluzioni alternative, già previste dall'ordinamento giuridico per altre forme di godimento sui beni mobili, da applicare tenendo conto della specificità dell'oggetto: le opere d'arte sono beni infungibili, unici".
L'incompiuto in sé comporta apertura. Siamo così motivati a interrogarci di quello che manca e di quello che c'è. Perché l'opera, per sua stessa natura, si è costruita lungo due linee apparentemente inconciliabili. Una doppia visione che amplifica le potenzialità del non-finito, producendo ulteriore apertura. Un circolo senza fine per tentare di accogliere la relatività del reale. Una doppia narrazione a due voci, l'artista e la modella, l'uomo e la sua amata, una trasparente e decifrabile, l'altra insondabile e oscura. "Gesù risorto appare alla Maddalena che cade ai suoi piedi: Maria, non toccarmi, non voler toccarmi, lasciami andare, non mi trattenere, nulla potrà essere come prima, il mio viaggio è appena iniziato, non pensare di fermarmi, è vero che sono qui, in carne e ossa, ma non sono tornato per vivere nella vita, ma per vivere nella morte, non fare domande, la mia dimensione è altra dalla tua, dove le parole non servono, non piangere, mia amata, credi in me per testimoniare al mondo quello che adesso vedi".
Lamberto Lambertini Iscrittosi alla facoltà di Medicina si trasferisce prima a Parigi e poi a Londra. Tornato in Italia lavora al Teatro Stabile di Roma per poi diventare regista. Successivamente fonda la compagnia di teatro con Peppe e Concetta Barra, con la quale avrà molto successo e girerà il mondo. Il suo primo lungometraggio Vrindavan Film Studios viene presentato al festival di Venezia. In occasione dell'esposizione del ciclo di opere di Lambertini e dell'anticipazione del progetto di art-sharing, sarà presentata e distribuita in omaggio la "Guida fiscale del collezionista d'arte contemporanea" di Roberto Colantonio, edita da Iemme edizioni. Un utile vademecum per collezionisti ed aspiranti tali. "Collezionare opere d'arte in Italia conviene, anche sotto il profilo fiscale, al di là della dimensione tradizionale di investimento, bene rifugio, valore emozionale e riconoscimento sociale".