Al San Carlo Lady Macbeth del Distretto di Mtsensk
“Orgasmo e assassinio sono agli antipodi, due estremi alla ennesima potenza di amore e odio, i due rapporti fondamentali fra gli esseri umani. Il fulcro della mia messa in scena di Lady Macbeth nel distretto di Mtsensk è questa emozionante e insondabile essenza del comportamento umano. È una tragedia che suscita poca pietà e nessuna paura. Quello che più mi interessa in questa opera è l’insieme di eros e sensualità quando viene messo sotto pressione dalle strutture di potere e dipendenza e che sfocia in una forma particolare di impotenza, di aggressività repressa e di energia criminosa”.
Così Martin Kušej parla della sua Lady Macbeth del Distretto di Mtsensk opera in quattro atti e nove quadri di Dmitrj Šostakovi? che sarà in scena al Teatro di San Carlo di Napoli - in prima nazionale nell’allestimento del National Opera Ballet Amsterdam - domenica 15 aprile (ore 19.00, repliche mercoledì 18 ore 18.00, venerdì 20 ore 20.00, Sabato 21 ore 20.00, domenica 22 ore 17.00).
Juraj Val?uha salirà sul podio, alla guida dell’Orchestra e del Coro del Teatro di San Carlo di Napoli e del Coro Maschile del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo (maestro del Coro del San Carlo Marco Faelli, del Mariinskij, Andrei Petrenko). La regia è stata ripresa da Herbert Stöger. Le scene sono di Martin Zehetgruber, i costumi di Heide Kastler. Interpreti principali Dmitry Ulianov / Vladimir Vaneev (Boris Ismajlov), Ludovit Ludha (Zinovi Ismajlov), Natalia Kreslina / Elena Mikhailenko (Katerina Ismajlova) Ladislav Elgr / Ian Storey (Sergej).
Composta da Šostakovi? tra il 1930 e il 1932 su una novella di Leskov, Lady Macbeth fu rappresentata nel 1934 a Leningrado e a Mosca, scatenando le accese critiche da parte dei portavoce ufficiali del governo. Venne condannata, inoltre, la modernità della scrittura e l’audacia di alcune scene, nonché la scabrosità di alcune tematiche. L’accusa partì dal famoso articolo di Zdanov “Caos anziché musica” pubblicato sulla “Pravda” il 28 gennaio del 1936. Nonostante la sua attiva partecipazione alle organizzazioni statali, Šostakovi? viene accusato di essersi allontanato dalle istanze del “socialismo reale”.