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La Processione del Cristo Risorto: dal 1500, ritorno alla tradizione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NapoliToday

Le statue del Cristo Risorto e della Madonna del Rosario sono state, per la Città di Ercolano, sempre un elemento di importante culto religioso, tanto venerate ieri, quanto dimenticate oggi.
In un clima di perpetuo abbandono sociale, la voglia di recuperare la storia attraverso la meditazione religiosa, diventa per i "fratelli" dell'Arciconfraternita della SS. Trinità di Pugliano (Ercolano), uno dei punti cardini dell'impegno dei fedeli, diretti dal superiore responsabile del governo Luigi de Martinis, coadiuvato da Francesco De Biase, Francesco Iengo e Pasquale Sannino, membri dell'amministrazione dell'Arciconfraternita.
"La città di Ercolano " precisa De Biase, è famosa non solo per la storia archeologica, rappresentata dal Vesuvio, gli scavi o le Ville Vesuviane, elementi di alto prestigio culturale, ma anche per il valore delle nostre chiese, quali la Basilica di S. Maria a Pugliano, oppure S. Caterina, o la Chiesa del Pilar, strutture monumentali che accolgono affreschi ed oggetti di importante valore storico, basti pensare che proprio l'Arciconfraternita è custode di alcuni elementi del 1500 che venivano usate in importanti processioni storiche. Ecco, con questo spirito, precisa Ciro Santoro, presidente dell'Associazione Ercolano Viva, bisogna riaccendere i riflettori in una città che è "morta" per colpa della mancanza di aggregazione, sviluppando un turismo che faccia bene direttamente alla città.
Infatti, inverosimilmente, la cittadina Vesuviana non trae alcun vantaggio economico diretto dai siti archeologici, dalle Ville o dal Vesuvio, che sono gestiti da società per lo più extraterritoriali, mentre sostiene i costi di gestione del turismo "tocca e fuggi".
Il recupero di una processione storica si ricollega alla necessità di un territorio di riappropriarsi delle proprie tradizioni, per farle conoscere ai posteri, in quelle vesti che in tanti hanno dimenticato, quindi ha l'obiettivo di tramandare la memoria della città vesuviana non solo attraverso il racconto, ma anche con la rievocazione di un momento importante per i cittadini, cioè la Pasqua.
L' intento è quello di riportare Ercolano all'attenzione dei media, non solo per i fatti di cronaca nera …
Nel 1600 attraverso alcuni atti del Card. Gesualdo, si dichiarava che "le festività pasquali facevano affluire a Pugliano e dal Napoletano numerosi fedeli, e che, il Sabato Santo, si portava in processione la statua di Cristo Risorto", e dal 1952 si è tentato di recuperare questa storica cerimonia, … perchè non trasformare, oggi, un momento religioso in un importante occasione di rivalutazione-turistico sociale di questa città?
In un contesto storico di grande crisi economica, l'organizzazione entusiastica di un evento religioso, afferma Lino Vitiello, ex assessore Cultura ed Eventi della città vesuviana, restituisce ai cittadini una piccola speranza di rinascita, che se giustamente supportata da un'amministrazione più presente, nel tempo potrebbe condurre allo sviluppo di un filone di turismo religioso.
L'appuntamento, per ammirare e partecipare a questa splendida manifestazione, è per il 20 Aprile alle ore 18, nella splendida e storica cornice di Piazza Pugliano, dove, in presenza dell'Amministrazione comunale, verranno deposti fiori in omaggio all'effigie sacra, e da dove l'evento partirà in processione per le vie cittadine. Nel caso di avverse condizioni meteorologiche, la manifestazione verrà rinviata alla domenica successiva, nella speranza di condividere questo momento non solo di fede, ma anche di aggregazione cittadina.

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